-Le parole. Con le parole ci fregano!
Dio mio, le parole!!! Datore di lavoro! Tutto fanno in nome, tutto è
per il lavoro. In nome del lavoro si sono commesse delle cose
incredibili, sempre per fini "buoni". Datore di lavoro chi è?
Rispondete, siete paganti quindi potete rispondere, siete persone.
Datore di lavoro chi è? Il datore di lavoro. Datore di lavoro è quello
che dà il lavoro. Chi dà il lavoro? L'operaio. L'altro dà lo stipendio,
è un datore di stipendio. Sarebbe cambiata la storia… Ma è vero, il
lavoro è vivo, non è un martello, è una persona. Tutte queste cose qui…
usano ancora termini come proletariato. Proletariato! Andiamo verso il
3000 e usano proletariato, hai capito??? Ricchezza con i figli vuol
dire proletariato. Ma chi fa i figli oggi? Gli operai, eh?… Chi fa i
figli? Qualche miliardario, oppure non so, con quella cosa, quella… con
l'inseminazione artificiale, la… come si chiama?… la Milo, si… ora… e
ora… vorrei sorvolare, ma io vorrei un attimo… no, un attimo… un attimo
di raccoglimento per quello spermatozoo, perché deve fare una roba…
Ma dove sono? Dove sono? Le parole!… Ora vi faccio… le parole creano
devastazioni: piove due giorni a Roma è "danno", piove quattro giorni è
"catastrofe". Capito? Catastrofe! Quando viene veramente la catastrofe
non avrai più la parola per definirla: morirai annegato gridando "E'
arrivata una… una.. che cosa dico se l'ho usata?". Le parole… Qual è la
nave costruita dall'uomo, la più sicura e una delle più grandi? Come
l'hanno chiamata? Ve lo ricordate? L'inaffondabile… come si chiamava?
Titanic! Titanic!!! Due giorni e è affondata, va bene? E mentre stava
affondando c'era la gente che ballava e cantava, perché era impossibile
per loro pensare che una nave che si chiamava Titanic potesse
sprofondare… eh. Se l'avessero chiamata "Vediamo un po' se galleggia",
stavano a cantare e a ballare? Erano tutti fuori aggrappati! Le parole
creano dei disastri… vedete? Uno dei più grandi scopritori… uno dei più
grandi navigatori, francese, quello che scoprì l'Antartide, si fece una
barca, lui, e, per andare nei ghiacci, non la chiamò mica
Stupra-pinguini o Spappola-iceberg! La chiamò "Pourquoi pas" ("""Perché
no")… è andato e tornato però questo qua! Con tutte le parole… la
parola "eternit": cosa vi viene in mente? L'eternit è l'amianto…
l'amianto è vent'anni… dopo vent'anni abbiamo scoperto che è
cancerogeno e lo stanno tirando via dalle scuole, dalle cose…
vent'anni. Come l'hanno chiamato? Eternit, eterno… vent'anni, via!… e
quello che lo faceva, che probabilmente ha causato qualche milionata di
morti, nessuno potrà mai provarlo perché è tutto a norma di legge, è
uno svizzero… che ha scritto un libro che dice… ha scritto un libro che
si chiama "Cambiare rotta"… e lo credo! Non fa più i tetti di eternit,
fa gli swatch… fa gli swatch… che loro non chiamano orologi, eh… li
chiamano "beni di consumo emozionale". Perché li compri già che c'hai
dieci orologi, no? C'hai la sveglia al collo ma vedi uno Scuba rosa:
"Aaaah, emozione… lo devo avere!"… beni di consumo emozionale! Eh?…
Allora, con le parole si fanno i disastri… una signora che va a fare la
spesa… se io dico "questa cosa lava più bianco", cosa pensiamo? Che la
cosa lavata è più bianca, quindi è più…? (chiede al pubblico) Pulita! E' esattamente l'opposto!!! Non
è che non è vero: è il contrario, è più sporca. E' più bianca ma è più
sporca, perché dentro i detersivi ci sono i riflettenti ottici che
riflettono di più la luce… come una mano di vernice, come se tu tieni
le mutande sei mesi, poi le levi, ci dai una mano di bianco e dici
"guarda come è bianca". E' bianca sì, ma sotto c'hai dei topi morti
lunghi così! E… e… (applausi
del pubblico)… e ci
prendono con le parole, veramente. Noi… ma fra cento anni, quando
leggeranno la nostra storia, ma rideranno come dei pazzi… con le
parole, con le cose: "vieni dal nostro concessionario ti finanzieremo
fino a 18 milioni", asterisco?!? Vai a vedere l'asterisco: "se ci
rimangono i soldi", ma cosa…?
Noi siamo così… con le parole… noi prendiamo questo, per esempio,
Atlas, che è un detersivo ecologico, dicono… probabilmente è vero…
questo è ecologico, perché? Perché ci sono delle sostanze come l'olio
di cocco che sono naturali. L'ho comprato: c'è l'olio di cocco. Però
l'olio di cocco lo fanno fare ai filippini e gli danno 15 dollari al
giorno: le capanne piene di pesticidi. Allora di là devasti le persone,
e di qui (mima il
personaggio dello spot che va su e giù con la barca a remi in un
tranquillo laghetto)
"oooh, lo faccio per il mio bambino". Allora… un'economia fatta così…
io non voglio un mondo ecologico, perfetto popolato da stronzi: io
voglio un mondo perfetto popolato da delle persone, il rispetto prima
delle persone. Fai le scuole ai filippini, dagli il 50% in più della
paga sindacale, non usare i pesticidi là e chiedi "volete pagarlo mille
lire in più?", io te le do mille lire in più. E poi me lo vendi qui, e
mi dici le parole, eh? Guarda le parole, (si rivolge al cameraman) mi fai un primo piano qua… voglio che
capiate… cioè che capiate: mi permetto di dirvi, perché io sono stato
più attento di voi, è il mio mestiere… lo leggi qui cosa c'è? Cosa c'è
scritto? Lo leggi? C'è scritto "fino al 50% di plastica in meno".
Pensate cosa vuol dire… fino al 50% di plastica in meno???… Cioè, fosse
la metà, dici la metà… ma poi la metà di che cosa? Non scriverci
niente, fai più bella figura, no? Ma "fino a"… cosa vuol dire "fino a"?
E' come se tu entri in un negozio e dici "Che bei pantaloni. Quanto
costano?", "Fino a 80000 lire". Ecco. Le do 2000 lire, te li porti a
casa. Ecco com'è… con degli… con delle piccole (scoppia l'applauso)… con delle piccole cose… con le parole…
io non voglio più essere preso per il culo con le parole. Uno che mi
scrive qui "firmato natura": cosa vuol dire firmato natura? Che è
arrivato un pioppo e m'ha fatto così? Cosa vuol dire? Cosa vuol dire?… (un altro forte applauso) fermi!… Fermi…
"In regalo", poi il regalo… Ecologia è esattamente l'opposto di regalo:
ecologia significa meno… meno. La nuova ecologia, che sono degli
esperti, se ti abboni ti regalano l'orologio ecologico… l'orologio
ecologico??? Ma l'orologio ecologico è quello che c'hai già!… Avremmo
dovuto dire "avremmo voluto regalartelo ma siamo ecologisti, tieniti il
tuo, così non combiniamo dei casini con la plastica e il petrolio!"… e
questi ti regalano… in regalo, c'è scritto… io… io non mi invento
niente, guardate… in regalo la "ecoborsa". La ecoborsa? Ma cos'è? Una
borsa che apri e fai "Oaaaa", "Oaaaa" (mima l'effetto dell'eco)… eh? Cos'è?… (applauso fragoroso)… ma dai, amici… fermi!!!… magari amici…
magari fosse la ecoborsa, quella lì. Invece l'hanno fatta davvero, non
ci volevo credere… l'hanno fatta davvero, eccola qui, eccola qui la
ecoborsa (dalla
confezione del detersivo tira fuori una specie di sacchetto allungato), che non è altro che il profilattico di
questo (della
confezione del detersivo, che in effetti entra pari pari nel sacchetto)… Tu c'hai la tua ecoborsa, eh? Te la
metti sulla ecoschiena e vai a fare la ecospesa! Allora… (si sovrappongono a lungo applausi e
risate) non fate
così… allora… dai, no, no… sembrate finti! Non sembrate paganti.
Allora… una delle parole più devastanti è l'ambiente, la parola
ambiente. Ecco… ambiente cosa vuol dire?… L'ambiente è uno che… "aaah…
l'ambiente… aaah, l'ambiente… ci sono rimasti due panda, Dio… due
pandini che mangiano, giovani"… io… mi dispiace che ci siano rimasti
due panda, ma magari un giorno la Cina aprirà le frontiere e ci sarà
una vallata con sette milioni di panda con la nostra fotografia sulle
loro magliette, che nel frattempo ci saremo estinti noi! Non c'è più un
falegname, un fabbro, ci stiamo estinguendo noi!
Le parole… gratis… una delle parole peggiori… ecco, non fate… gratis…
"paghi due e ritiri cinque". Ma scusi, perché? Allora quando ho pagato
due per anni, m'avete fatto pagare due per due, m'avete fatto un culo
così… eh? Ma cosa mi dici?… Non voglio… tutto omaggio, tutto gratis. Io
voglio dirvi… io sono andato a fare la spesa in tutta Europa, amici…
l'ho fatta… sono andato ad informarmi, perché parliamo di Europa ma
magari non la conosciamo… io l'ho fatto per voi: in Europa se tu ti…
vai un po' via da casa, vai via da casa cinque giorni, cosa succede a
tutti? Cosa vi succede? Vai via da casa, arrivi, c'è la posta, e dici
"Dio mio quanti amici che c'ho"… cioè, questo, questo (fa vedere mucchi di volantini
pubblicitari)… ma
chi te l'ha detto? Ma come ti permetti? In Danimarca è proibito dalla
legge. Facciamo due righe: non puoi mettermi niente nella cassetta se
non te lo dico io, punto. Perché mi fai… la carta, sono alberi. Non te
l'ho chiesto. Devi buttarli via, vanno di nuovo al macero, son di
nuovo… perché?… E' gratis???…
Non… dunque: mi voglio leggere Repubblica al venerdì, mi danno
Repubblica il venerdì e in omaggio, gratis!, ti danno e questo degli
affari, e Il venerdì di Repubblica, e, e… questo qui: il compact-disc!
C'è un compact-disc con scritto "vietato aprire"!!! Me lo regali e poi
mi vieti di aprirlo? E poi perché, chi ti ha detto… perché mi devi
regalare tutta 'sta roba? Scusa, mi piacerebbe anche sapere… se mi
regali, poter anche ringraziare chi mi regala, no? Mi piacerebbe
contraccambiare: grazie, magari regalo io qualche… chi è? Me li regali,
come se vai in un bar: "Buongiorno, vorrei una birra", "Prego, c'è
anche un toast in omaggio". Ma… ma la mia libertà è pagarle le cose. Se
io questo lo voglio me lo metti mille lire a parte e mi leggo il
giornale, ma se me lo dai così sono cinque etti di carta, ottocentomila
copie, sono quattrocento tonnellate di carta che butto in un forno, il
forno c'è la cellulosa, va nell'atmosfera, diventa diossina, ve la
ricordate? La diossina veleggia, ve la ricordate?, per i ponti, per i
prati, per i cosi, va nell'acqua, nell'acqua c'è il plancton, i pesci
mangiano il plancton, tu vai al ristorante, spendi 80.000 lire e ti
mangi un? Una bistecca! Una bistecca, così li rovini. No. Io non voglio
che mi… la legge di mercato è: domanda, offerta, prezzo. Se questa
cagata qua (si
riferisce agli inserti di Repubblica), cagata per modo di dire, nel senso… lo
fa anche il Corriere… al giovedì! Li vogliamo rovinare? Al giovedì
compriamo Repubblica, e al venerdì il Corriere… (grandi applausi) e scusa!
Mi regali tonnellate di roba… tonnellate di roba… io ho un po' di
sospetto, sono di Genova, e io mi… uno che mi regala… c'è un detto,
scusate, è un detto folcloristico di Genova che dice che la vita è una
tempesta ma prenderlo nel culo è un lampo!… E allora…. Allora… ma io
non voglio… ma perché mi devi regalare tutto… non lo voglio più, non
voglio. Perché tutti gli anni, porca Eva!, tutti gli anni arriva uno e
mi dice "pah!" (sbatte
per terra una pila di elenchi telefonici), "quant'è?", "niente, è gratis"… come è
gratis? Questa è Amazzonia, mi tengo quelli vecchi… oppure il
progresso, il futuro è questo (mostra un cd-rom), il futuro, fai una cosa così, lo metti nel coso, digiti il
numero, ti viene fuori. Ce l'abbiamo il futuro, in Francia fan così.
Qui tonnellate di Amazzonia, e quello: "mi dia i vecchi", "Ci sono un
po' affezionato", "Mi dia i vecchi!!!". E allora vi faccio una domanda:
questi qui hanno dei costi secondo voi, si o no? Sono tonnellate,
pensate un po'… provate a pensare a milioni invece che singolarmente,
siamo milioni: ecco il loro segreto, è che noi siamo milioni. Da soli
non esistiamo. Provate a pensare: hanno un costo milioni di tonnellate,
centinaia di migliaia di tonnellate? Ce l'hanno. Chi paga? Una domanda:
chi paga? ("noi",
grida qualcuno dalle ultime file). Noi, si: su questo… loro??? No… Va bè…
sinceramente… Come? Non paghi quando te li consegnano: sono gratis… ("sulla bolletta", dice qualcuno) Sulla bolletta! Se si pagassero sulla
bolletta a Genova avremmo ancora gli elenchi del 1921… sulla bolletta:
paghi 1800 lire che è una stronzatina di consegna… non le paghi sulla
bolletta!!! Sarebbe troppo semplice: ci accorgeremmo e magari non li
vorresti. Ci accorgeremmo. Li paghiamo come? Con le Pagine Gialle, con
la pubblicità. Coi prodotti pubblicizzati qui tutte le volte che
andiamo a comperarli in un supermercato. Ci acchiappano così diecimila
miliardi all'anno ogni volta che facciamo la spesa. Nessuno ce lo dice.
E poi cerchiamo i Cirini… sono dei ladretti di galline a confronto. Ma
stiamo scherzando? Facciamo tutto così: andiamo a far la spesa… ma
scusate… bevo…
Avete la sensazione… avete la sensazione… una donna che fa la spesa,
vai a fare la spesa col carrello, hai speso duecentomila, vai a casa,
levi le robe e dici "ma, come è possibile?". Tuo marito ti guarda e
dice "ti sei imboscata il grano", "No, non mi sono imboscata il grano"…
Perché compriamo spazzatura e la chiamiamo prodotto… ci fanno comprare
delle cose, e le compriamo… compriamo per esempio questo qui: è un
prodotto, Colgate… che finalmente han tolto il Gardol: dopo dieci anni
che ce l'hanno menato col Gardol, si vede che uno di noi se ne è
accorto, è andato là "Cos'è 'sto cazzo di Gardol?". Allora quelli han
detto: "Se ne sono accorti, lo togliamo". Eh? Allora… Colgate con
Gardol, compriamo un prodotto. Tu compri 4000, 6000 lire un prodotto…
hai comprato un prodotto. Vai a casa, e questo qui non è più un
prodotto… ma… come si apre?… questo qui è un rifiuto (getta via l'involucro esterno di
cartone)… questo
qui, quando hai finito, lo butti via (si riferisce adesso al tubetto di
dentifricio). Perché
non lo fanno ricaricabile? Quando hai finito, vai lì "me lo ricarica"?
Spenderesti duecento lire. In Germania ce l'hanno: ce l'hanno grossi,
fanno dentifrici per sei mesi, vanno in giro e si fanno le pere di
dentifricio. Ma li pagano come? Noi ridiamo dei tedeschi, sono
faciloni, ridiamo… però la loro economia viaggia un pochino meglio
della nostra o no?… Vi faccio vedere: Vademecum (è ancora un dentifricio). Questo qui si chiama Vademecum2, lo fa
la Henkel. In Germania costa 700 lire… 700. La Henkel fa questo in
Germania a 700 lire, e la stessa fabbrica fa questo da 4000 lire che si
chiama "Antica erboristeria". 4000… 700… perché "Antica…", tu ti
immagini le vecchiette che lo fanno a mano… Hai capito?
E allora no… no, assolutamente… poi c'è gente che non dice… c'è gente
che qui fa delle cose incredibili… queste cose… qui c'è scritto, c'è
una roba: acqua, zucchero e qualche sale minerale, qua dentro il
Gatorade, e qui c'è scritto "sconto 500"?!? Costerà 100 lire! Fate una
cosa: andate nel negozio, lasciatela lì e fatevi dare direttamente le
400 di differenza. Dio mio: fanno delle cose incredibili, no… e allora…
allora… la pubblicità fa diminuire i prezzi… meno male, se no saremmo
rovinati.
E allora dovremmo comprare, per far diminuire i prezzi, Domopak: 30
metri, 32 metri di alluminio, 9000 lire. E' più buono sicuramente.
Senza marca: 30 metri di alluminio, 2500 lire. 2500… sarà meglio quello
là senz'altro, ma per fasciare la roba? Dio mio… Le spugnette…
spugnette… queste qui Vileda, costano, 4 spugnette, 2500 lire… queste
qui 4 spugnette 1000 lire: è per lavare le pentole. Saranno senz'altro
migliori quelle lì, Dio mio… Il sale! Il sale!!! Quanti tipi di sale ci
sono? Questo qui costa 800 lire, e questo qui 250 lire. Il sale, Dio
mio!… Il Kitekat. Questo Kitekat costa 2700 lire e questo qui 700 lire:
sarà senz'altro più buono il Kitekat, ma me lo deve venire a dire il
gatto!!!
E allora… allora… (scrosciano
gli applausi)… dai…
mia mamma mi ha lasciato questo… mia mamma in eredità mi ha lasciato
questo: la bottiglia del latte. Te la portavano a casa, senza
etichetta, non si vedeva… era la tua Centrale del latte. Adesso abbiamo
privatizzato, mia mamma mi ha lasciato questo, io a mio figlio… gli
lascio il Tetrapak! Fa quarantacinque miliardi di cartone, usa e getta:
è questo il principio, usa e getta. Questo qua è fatto di carta coi
pini della Svezia, di plastica con le petroliere, e di alluminio: la
bauxite arriva dall'Australia. Per fare questo, petroliere dal Golfo
Persico, camion di alberi tagliati dalla Svezia e camionate di bauxite,
di… di… come si chiama?… alluminio. Lo prendi e lo butti via. Dovresti
tenerlo perché costa… andare in banca e dire "Senta direttore… costa
l'ira di Dio, mi faccia un conto", e lui dice "Si, venga. Ce l'ha anche
Poggiolini un conto così". E invece buttiamo via. Allora il futuro qual
è? Gli industriali cosa dovrebbero fare? Dovrebbero sedersi un po' lì,
guardarsi in faccia e dire: questo (il tetrapak) è il passato, e non si fa più, questo
qui (la bottiglia di
vetro) è il passato
e non si fa più, però il concetto di bere e ridare, riutilizzare, non
riciclare, è perfetto. Mio nonno l'ha inventato! Non facciamo più il
vetro, ma la bottiglia per il 2000, il 3000 c'è! Porca puttana: eccola
qui!!! Questo qui è un policarbonato, è di plastica… viva la plastica!
Io non sono mai stato contro la plastica, viva la plastica: questo qui
lo riutilizzi 80 volte (intanto
dimostra come può essere sottoposto ad urti senza minimamente
danneggiarsi), ci
metti quello che vuoi… è un policarbonato… 80 volte lo riutilizzi: la
bottiglia di vetro meno. Questo!… I tedeschi ci sono arrivati, i nostri
si guardano ancora le punte dei piedi. Le sinergie. Hai capito? Questo.
Parlano di riciclaggio i nostri, perché? Perché hanno l'anima sporca.
Il riciclaggio non esiste: è un altro modo per rifare i soldi. Dai, su!
Riciclaggio… ma vi sembra normale che io prendo… ci credete veramente
che tu butti via una bottiglia… la ricicli?… riciclare? Secondo cosa
vuol dire? Che buttiamo via questo, da questo la sciolgono e fanno
un'altra bottiglia?… Li avete visti chi fa il riciclaggio? Sono
società… "Recyclininvesttellinltdgenwaking"! "Smaltimerchandise"! Poi
son due marocchini che di notte vanno a buttare tutto sotto. Poi non è
possibile riciclare questa, amici: se bruci questa… ma non lo dico io,
lo dice la legge dell'entropia… cioè la seconda legge della
termodinamica dice che se tu sciogli questo, dall'ordine, no?, crei una
poltiglia che è un disordine, dal disordine non riesci più a fare
l'ordine. Non esiste… è come se… non so, se tu fai bollire un acquario,
ottieni una zuppa di pesce. Però è difficilissimo che da una zuppa di
pesce ritorni a fare l'acquario. Mah… non esiste. Cancelliamo la parola
riciclaggio e mettiamoci riutilizzo. Allora ci faremo veramente del
bene, e basta. Ma non puoi buttare via tutto questo… dai, Dio mio!
E la scienza? La scienza dovrebbe fare il suo ruolo. La scienza fa
quello che può… la scienza… Dio mio, la scienza… la scienza fa quello
che può, ma non può fare quasi niente, perché la scienza è critica, non
è mai certa. Lo scienziato ti può dire… ti può dire che se prendi un
foglio di carta (lo
appallottola), lo
butti lì, cadrà sempre lì. Tutti gli scienziati. Però se lo stesso
pezzo di carta invece di buttarlo lì, lo stesso pezzo di carta, fai
questo (ne fa un
aeroplanino e lo lancia)… una volta, guarda… ecco. Non cadrà mai nello stesso posto,
guarda (lo lancia di
nuovo)… ora per
farmelo apposta cade proprio nello stesso posto. Non cadrà mai… nessuno
scienziato… per la legge del caos. Io lo butto lì, basta una minima
variazione che cambia traiettoria. Basta che uno lì dei poveri, da
40.000, faccia una leggera scorreggina, questo qui va dall'altra parte.
Lo scienziato è critico e non è mai certo, ha dei dubbi lo scienziato.
Lo scienziato ha dei dubbi, il pubblicitario no! Il pubblicitario è
certo.
Io non sono nemico dei pubblicitari… io vorrei… io faccio il
pubblicitario, sono io uno che fa pubblicità, ho fatto così… Vorrei
parlare a questa gente qua… di cambiare, perché non puoi più fare
queste cose qui. Crei questi disastri qui… ehm… "fai felice la tua
donna, regalale una perla?". Ma se non ti ci mandano loro a cagare ti
ci mando io a cagare! Allora… calmiamoci… Dio mio… (applausi fragorosi) perché fanno dei danni… Fanno dei
danni… lo sai che fanno dei danni? Ci sono ditte che fanno delle
devastazioni a fin di bene… fanno, non so… la Nestlè: fa un latte per i
bambini, latte per bambini, no? E' giusto farlo, perché chi non può
dare il latte, ha questo latte qui. Però ne producono tonnellate,
tonnellate devono vendere, devono vendere, ci devono essere i
pubblicitari. Allora sapete cosa succede per vendere? Che la Nestlè,
nel terzo mondo, dà questo latte alle mamme del terzo mondo, convincono
le donne i pubblicitari… sai questi creativi… che si chiamano
"creativi"… creativi!… Dio è un geometra! C'è quelli che si parlano… io
li ho visti, ci sono stato, l'ho fatta… girano con delle cartelline,
con dentro cartelline, con dentro altre cartelline e dentro niente. E
si chiamano: "tu cosa sei? Copy. Dov'è l'account?", "E' giù dal copy e
fanno il trend del target"… ma neanche loro ci capiscono niente: si
dicono così per giustificare il grano che prendono.
Allora… la Nestlè nel terzo mondo, convince le donne del terzo mondo a
non allattare più ma a dare il latte chimico della Nestlè, e i dati
Unicef ultimi sono nel '92 un milione e cinquecentomila bambini sono
morti… ma non per la Nestlè, perché là hanno l'acqua inquinata, devi
far sterilizzare il biberon, non ce la fanno, non gli danno gli
anticorpi e un milione e mezzo di bambini vanno via. Qui non lo può
fare perché ci sono i pediatri che dicono: "ma cosa sei scemo? Se puoi
allatta", solo che non allatta più nessuno neanche qui, perché non c'è
uno spot che dice "allattate", perché sarebbe… il buon senso! Il buon
senso sta andando via perché nessuno ci investe due miliardi, cinque
miliardi! E allora le donne stanno allattando meno anche qui… e come?
Sempre con questi qui che fanno queste pubblicità, le più innocue, sono
le più danneggiatrici le innocue… shampoo. Queste donne coi capelli,
che girano, strafichissime che girano, no? Con le minigonne entrano nei
consigli di amministrazione, firmano dei bilanci… una donna così non si
tirerà mai fuori una tetta e la fa ciucciare a un bambino, se si tira
fuori una tetta la fa ciucciare all'amministratore delegato.
E allora, amici… amici, io ho talmente questo poco tempo, due ore in
cinque anni non mi sembrano… e vorrei dedicare dieci secondi a una
pubblicità, la voglio fare io. Voglio dedicare una pubblicità alle
tette nella loro magistrale e quasi persa interpretazione: prego.-
Sul palco una donna si dedica
all'allattamento del proprio neonato.
-Perché le tette le usano per tutto
tranne che per queste cose qui, ci fanno le copertine sull'Espresso, su
Panorama… che poi non centrano con le tette i titoli: vedi che il
titolo è "crolla la sinistra" c'è una tetta per terra, "crolla la
destra" c'ha una tetta nell'orecchio, "il cerchio si chiude" c'ha le
tette avvolte al collo. Io voglio darvi dieci secondi per ricordare a
tutti che in fondo servono anche per allattare un bambino, senza fare
del moralismo per l'amor di Dio, eh?…
Ecco io avrei finito… avrei finito e me ne vado e quindi io… faccio il
mio lavoro, corro i miei rischi… voglio solo dirvi una cosa: faranno
dei dibattiti, sicuramente, cercheranno in tutti i modi di disintegrare
quello che ho detto… ci riusciranno per l'amor di Dio, non dico mica la
verità. Però vorrei che teneste presente una cosa: quando sentite
parlare un imprenditore, chiunque, pensate sempre da chi prende i
soldi, quello che fa e dove lavora. Un imprenditore se vuole fare un
dibattito viene, prende il prodotto che costruisce e lo mette lì,
allora la gente conosce il prodotto e conosce anche l'imprenditore che
lo fa. Se noi abbiamo questo parametro, abbiamo anche il modo di
giudicare la gente, perché nei dibattiti non capiamo assolutamente
niente. Io vi saluto e adesso abbiamo fatto una grande cosa stasera,
abbiamo fatto una cosa straordinaria secondo me, adesso questa gente
qua sa che noi sappiamo un po' di più, e credo che in futuro ci sarà un
po' più di rispetto, eh?-
Grillo scende una prima volta dal palco,
tra gli applausi, per poi tornare dopo una manciata di secondi.
-Allora… faccio un pezzettino… io ho
sempre avuto la paranoia del tempo. Mi dicono: "c'è il tempo, deve
andare in onda il formaggino". Un giorno un enorme formaggio mi
seppellirà… abbiamo del tempo?… Ci mancherebbe, eh?...
Allora, anche perché mi dicono… io… insomma, anche… la Rai che fa
concorrenza a Canale5, quegli altri ci fanno concorrenza… il senso
della civiltà lo stiamo perdendo: io mi ricordo, ero piccolino, vi
ricordate anche voi quando c'era solo la Rai, un canale, misero la
seconda rete. Vi ricordate cosa facevano? Quando iniziava il programma
della seconda rete mettevano un triangolino e ti dicevano "senti, sta
cominciando una cosa che potrebbe interessarti, guarda cosa c'è".
Questa è la civiltà, non questa qui. E allora mi piacerebbe anche che
la Borsa, che è lo stantuffo di tutto, di tutte le nostre… ce la
spiegassero: c'è uno che ci dice da anni le stesse cose, l'avete mai
capita? La finanziamo tutti e nessuno capisce questi qui che girano! Le
azioni, chi vuole le azioni Toro fanno così (con le mani fa il segno delle corna), chi vuole le azioni del Vecchio Banco
Ambrosiano fanno così (congiunge
le mani come fosse ammanettato), chi vuole le azioni della Montedison (punta il dito alla tempia), giocano! E noi non capiamo… e arriva
uno… arriva uno tutte le sere, tutte le sere ci dice una cosa che noi
dovremmo capire, ed è una cosa che io mi sono informato per voi, ci
dice il prezzo del petrolio, quindici dollari al barile circa, no? E ci
sembra una cosa normale. Quindici dollari al barile, ma… anni che ci
dicono così, gli sarà venuto in mente una volta, anche a Everardo Dalla
Noce, anni!… neanche tu!… ci sarà venuto in mente a qualcuno di dirci
quanto ce n'è di stramaledetto in quello stramaledetto barile, eh?
Allora io ho fatto una cosa, amici, ho fatto una cosa: il barile l'ho
preso, è questo qua, vi giuro. Questo è l'unità di misura del mondo. Il
mondo va avanti, l'unità di misura è il barile. Costa quindici dollari,
ventimila lire, ce ne sono 156 litri. Ho fatto un conto… ho fatto un
conto… 15 dollari al barile, 156 litri… un litro di petrolio: 130 lire…
ma com'è? Come 130 lire?… noi dovremmo, invece… gli svizzeri l'anno
scorso si sono aumentati da soli il 20% la benzina, se la sono
aumentati. L'abbiamo presi per il culo tutti: "gli svizzeri si sono
aumentati la benzina". Ma loro si aumentano la benzina perché sanno che
130 lire al litro il petrolio non è il prezzo vero coi casini che c'ha:
devasti, ambiente, cose, petroliere che si spaccano…
La benzina dovrebbe costare 10000 lire al litro e tu avere una macchina
che con due litri fa 100 chilometri. Il costo del tuo spostamento non
cambia, è giusto? Se tu ci metti… hai una macchina da due litri per 100
chilometri e la benzina costa cinque volte, tu consumi cinque volte
meno, chi se ne frega? Però quei soldi, copri i costi del petrolio e tu
ti inquini cinque volte di meno. Ci vorrebbe, direte voi, la macchina
che va con due litri di benzina ogni 100 chilometri, la macchina del
futuro, e chi la fa? E chi la fa la macchina del futuro? E con due
litri, e chi la fa? Dov'è? Dov'è la macchina del futuro, porca eva!!!
Eccola qui la macchina del futuro (mostra al pubblico una foto), questa macchina del futuro, la vedete
qui? Sapete dov'è? Questa fa, con due litri e mezzo fa cento
chilometri, 130km all'ora, costa nove milioni, è ultrasicura, si chiama
Renault Vespa Due, sapete dov'è la macchina del futuro? Al museo
dell'automobile di Parigi!!! Allora noi ci vendono delle macchine, non
perché… per farci consumare petrolio, perché droga e armi vanno così,
petrolio e macchine vanno così, e loro ci fanno la Twingo: la Twingo ha
un motore di quindici anni fa, fatto da un ingegnere della DDR, asta e
bilancieri, che consuma come un tir, quella fatta a buondì, a buondì!
Non sai qual è il davanti o dietro, quando sei in coda, dici "ma che…".
Ma allora… ma allora dovremmo noi pagare la benzina diecimila lire e
avere una macchina così. Non ce la danno. I tassisti tedeschi… è dieci
anni che hanno un filtro dell'olio che cambiano l'olio ogni 70.000
chilometri, adesso lo fanno cambiare ogni 7000!!! Bisogna che questi
industriali si guardino un po' in faccia! Non possiamo più pagare
200.000 litri d'olio all'anno, non abbiamo più i soldi!!!… (abbassa la voce) E' un po' troppo così? E allora… e
allora… e allora il fatto clamoroso è che noi paghiamo 130 lire al
litro una cosa che fanno delle guerre, tra un po' non ce l'hai più, fa
un casino, il petrolio costa 130 lire al litro…
E l'acqua? Quale cultura, quale civiltà al mondo ha mai pagato la
pioggia? Non lo so. L'abbiamo privatizzata… chi ce l'ha? I peggiori:
Ciarrapico, quelli lì ce l'hanno. E allora paghiamo 1200 lire al litro
quest'acqua, perché qui a Roma magari beviamo la SanPellegrino che è di
Milano, e a Milano bevono la Ferrarelle che è di Roma, eh? E allora noi
abbiamo sull'autostrada un cinquecento camion che vanno avanti e
indietro, che se ognuno si bevesse la sua cazzo di acqua toglieremmo
cinquecento camion avanti e indietro, e questa qui costerebbe la metà.
Allora… allora… i pubblicitari.. i pubblicitari, che io vi amo non vi
odio, non ve l'ho mai detto che vi odio: siete caduti in una trappola
di questi biechi giornalisti… i pubblicitari dovrebbero dirci con i
nostri soldi, spendono centocinquanta miliardi all'anno, è il più
grande business, perché l'acqua la beviamo tutti… non puoi privatizzare
una cosa che beviamo tutti… e il latte lo diamo ai bambini… son tutti
quelli lì. L'aria! Ci stanno privatizzando queste cose qua. La scuola!,
ma stiamo scherzando??? Terrore!!!… Gli diamo centocinquanta miliardi
dei nostri soldi, e le uniche tre cose che ci servirebbe sapere non ce
le dicono i pubblicitari, dovete dirle. Ci dovrebbero dire: non la
bevete… bevila vicino, a una fonte vicino casa tua, togli i camion
dall'autostrada… Roncobilaccio del Mugello e Barberino si libera in un
attimo. Bevila nel vetro, bevila nel vetro. Perché ce l'hanno fatta
bere per 10 anni nel PVC, dopo dieci anni che noi abbiamo bevuto hanno
detto: "è un po' tossico, meglio che lo leviamo". Ma come? Dopo dieci
anni me lo dici? Meglio il PET. Fra dieci anni ci diranno "il PET è
meglio che lo togli, meglio il vetro", ma che cazzo? Allora?… L'avete
mai sentita dire questa cosa? Bevila vicino a casa tua, bevila nel
vetro e bevila con poco sodio: il sodio fa male al cuore. Son tre cose
che ci piacerebbe sapere. Invece con centocinquanta miliardi dei nostri
soldi ci dicono: "se la bevi diventi una strafiga!", "se la bevi,
digerisci!", "Boario: se la bevi si vede", si vede che sei un
coglione!, ecco cosa si vede.
Ciao a tutti, grazie! Grazie… un po' di rispetto!-