provocatore

Parola: Beppe Grillo

SPETTACOLO RAI DEL 1993
- 2a serata - seconda parte


 

-Le parole. Con le parole ci fregano! Dio mio, le parole!!! Datore di lavoro! Tutto fanno in nome, tutto è per il lavoro. In nome del lavoro si sono commesse delle cose incredibili, sempre per fini "buoni". Datore di lavoro chi è? Rispondete, siete paganti quindi potete rispondere, siete persone. Datore di lavoro chi è? Il datore di lavoro. Datore di lavoro è quello che dà il lavoro. Chi dà il lavoro? L'operaio. L'altro dà lo stipendio, è un datore di stipendio. Sarebbe cambiata la storia… Ma è vero, il lavoro è vivo, non è un martello, è una persona. Tutte queste cose qui… usano ancora termini come proletariato. Proletariato! Andiamo verso il 3000 e usano proletariato, hai capito??? Ricchezza con i figli vuol dire proletariato. Ma chi fa i figli oggi? Gli operai, eh?… Chi fa i figli? Qualche miliardario, oppure non so, con quella cosa, quella… con l'inseminazione artificiale, la… come si chiama?… la Milo, si… ora… e ora… vorrei sorvolare, ma io vorrei un attimo… no, un attimo… un attimo di raccoglimento per quello spermatozoo, perché deve fare una roba…
Ma dove sono? Dove sono? Le parole!… Ora vi faccio… le parole creano devastazioni: piove due giorni a Roma è "danno", piove quattro giorni è "catastrofe". Capito? Catastrofe! Quando viene veramente la catastrofe non avrai più la parola per definirla: morirai annegato gridando "E' arrivata una… una.. che cosa dico se l'ho usata?". Le parole… Qual è la nave costruita dall'uomo, la più sicura e una delle più grandi? Come l'hanno chiamata? Ve lo ricordate? L'inaffondabile… come si chiamava? Titanic! Titanic!!! Due giorni e è affondata, va bene? E mentre stava affondando c'era la gente che ballava e cantava, perché era impossibile per loro pensare che una nave che si chiamava Titanic potesse sprofondare… eh. Se l'avessero chiamata "Vediamo un po' se galleggia", stavano a cantare e a ballare? Erano tutti fuori aggrappati! Le parole creano dei disastri… vedete? Uno dei più grandi scopritori… uno dei più grandi navigatori, francese, quello che scoprì l'Antartide, si fece una barca, lui, e, per andare nei ghiacci, non la chiamò mica Stupra-pinguini o Spappola-iceberg! La chiamò "Pourquoi pas" ("""Perché no")… è andato e tornato però questo qua! Con tutte le parole… la parola "eternit": cosa vi viene in mente? L'eternit è l'amianto… l'amianto è vent'anni… dopo vent'anni abbiamo scoperto che è cancerogeno e lo stanno tirando via dalle scuole, dalle cose… vent'anni. Come l'hanno chiamato? Eternit, eterno… vent'anni, via!… e quello che lo faceva, che probabilmente ha causato qualche milionata di morti, nessuno potrà mai provarlo perché è tutto a norma di legge, è uno svizzero… che ha scritto un libro che dice… ha scritto un libro che si chiama "Cambiare rotta"… e lo credo! Non fa più i tetti di eternit, fa gli swatch… fa gli swatch… che loro non chiamano orologi, eh… li chiamano "beni di consumo emozionale". Perché li compri già che c'hai dieci orologi, no? C'hai la sveglia al collo ma vedi uno Scuba rosa: "Aaaah, emozione… lo devo avere!"… beni di consumo emozionale! Eh?…
Allora, con le parole si fanno i disastri… una signora che va a fare la spesa… se io dico "questa cosa lava più bianco", cosa pensiamo? Che la cosa lavata è più bianca, quindi è più…?
(chiede al pubblico) Pulita! E' esattamente l'opposto!!! Non è che non è vero: è il contrario, è più sporca. E' più bianca ma è più sporca, perché dentro i detersivi ci sono i riflettenti ottici che riflettono di più la luce… come una mano di vernice, come se tu tieni le mutande sei mesi, poi le levi, ci dai una mano di bianco e dici "guarda come è bianca". E' bianca sì, ma sotto c'hai dei topi morti lunghi così! E… e… (applausi del pubblico)… e ci prendono con le parole, veramente. Noi… ma fra cento anni, quando leggeranno la nostra storia, ma rideranno come dei pazzi… con le parole, con le cose: "vieni dal nostro concessionario ti finanzieremo fino a 18 milioni", asterisco?!? Vai a vedere l'asterisco: "se ci rimangono i soldi", ma cosa…?
Noi siamo così… con le parole… noi prendiamo questo, per esempio, Atlas, che è un detersivo ecologico, dicono… probabilmente è vero… questo è ecologico, perché? Perché ci sono delle sostanze come l'olio di cocco che sono naturali. L'ho comprato: c'è l'olio di cocco. Però l'olio di cocco lo fanno fare ai filippini e gli danno 15 dollari al giorno: le capanne piene di pesticidi. Allora di là devasti le persone, e di qui
(mima il personaggio dello spot che va su e giù con la barca a remi in un tranquillo laghetto) "oooh, lo faccio per il mio bambino". Allora… un'economia fatta così… io non voglio un mondo ecologico, perfetto popolato da stronzi: io voglio un mondo perfetto popolato da delle persone, il rispetto prima delle persone. Fai le scuole ai filippini, dagli il 50% in più della paga sindacale, non usare i pesticidi là e chiedi "volete pagarlo mille lire in più?", io te le do mille lire in più. E poi me lo vendi qui, e mi dici le parole, eh? Guarda le parole, (si rivolge al cameraman) mi fai un primo piano qua… voglio che capiate… cioè che capiate: mi permetto di dirvi, perché io sono stato più attento di voi, è il mio mestiere… lo leggi qui cosa c'è? Cosa c'è scritto? Lo leggi? C'è scritto "fino al 50% di plastica in meno". Pensate cosa vuol dire… fino al 50% di plastica in meno???… Cioè, fosse la metà, dici la metà… ma poi la metà di che cosa? Non scriverci niente, fai più bella figura, no? Ma "fino a"… cosa vuol dire "fino a"? E' come se tu entri in un negozio e dici "Che bei pantaloni. Quanto costano?", "Fino a 80000 lire". Ecco. Le do 2000 lire, te li porti a casa. Ecco com'è… con degli… con delle piccole (scoppia l'applauso)… con delle piccole cose… con le parole… io non voglio più essere preso per il culo con le parole. Uno che mi scrive qui "firmato natura": cosa vuol dire firmato natura? Che è arrivato un pioppo e m'ha fatto così? Cosa vuol dire? Cosa vuol dire?… (un altro forte applauso) fermi!… Fermi…
"In regalo", poi il regalo… Ecologia è esattamente l'opposto di regalo: ecologia significa meno… meno. La nuova ecologia, che sono degli esperti, se ti abboni ti regalano l'orologio ecologico… l'orologio ecologico??? Ma l'orologio ecologico è quello che c'hai già!… Avremmo dovuto dire "avremmo voluto regalartelo ma siamo ecologisti, tieniti il tuo, così non combiniamo dei casini con la plastica e il petrolio!"… e questi ti regalano… in regalo, c'è scritto… io… io non mi invento niente, guardate… in regalo la "ecoborsa". La ecoborsa? Ma cos'è? Una borsa che apri e fai "Oaaaa", "Oaaaa"
(mima l'effetto dell'eco)… eh? Cos'è?… (applauso fragoroso)… ma dai, amici… fermi!!!… magari amici… magari fosse la ecoborsa, quella lì. Invece l'hanno fatta davvero, non ci volevo credere… l'hanno fatta davvero, eccola qui, eccola qui la ecoborsa (dalla confezione del detersivo tira fuori una specie di sacchetto allungato), che non è altro che il profilattico di questo (della confezione del detersivo, che in effetti entra pari pari nel sacchetto)… Tu c'hai la tua ecoborsa, eh? Te la metti sulla ecoschiena e vai a fare la ecospesa! Allora… (si sovrappongono a lungo applausi e risate) non fate così… allora… dai, no, no… sembrate finti! Non sembrate paganti.
Allora… una delle parole più devastanti è l'ambiente, la parola ambiente. Ecco… ambiente cosa vuol dire?… L'ambiente è uno che… "aaah… l'ambiente… aaah, l'ambiente… ci sono rimasti due panda, Dio… due pandini che mangiano, giovani"… io… mi dispiace che ci siano rimasti due panda, ma magari un giorno la Cina aprirà le frontiere e ci sarà una vallata con sette milioni di panda con la nostra fotografia sulle loro magliette, che nel frattempo ci saremo estinti noi! Non c'è più un falegname, un fabbro, ci stiamo estinguendo noi!
Le parole… gratis… una delle parole peggiori… ecco, non fate… gratis… "paghi due e ritiri cinque". Ma scusi, perché? Allora quando ho pagato due per anni, m'avete fatto pagare due per due, m'avete fatto un culo così… eh? Ma cosa mi dici?… Non voglio… tutto omaggio, tutto gratis. Io voglio dirvi… io sono andato a fare la spesa in tutta Europa, amici… l'ho fatta… sono andato ad informarmi, perché parliamo di Europa ma magari non la conosciamo… io l'ho fatto per voi: in Europa se tu ti… vai un po' via da casa, vai via da casa cinque giorni, cosa succede a tutti? Cosa vi succede? Vai via da casa, arrivi, c'è la posta, e dici "Dio mio quanti amici che c'ho"… cioè, questo, questo
(fa vedere mucchi di volantini pubblicitari)… ma chi te l'ha detto? Ma come ti permetti? In Danimarca è proibito dalla legge. Facciamo due righe: non puoi mettermi niente nella cassetta se non te lo dico io, punto. Perché mi fai… la carta, sono alberi. Non te l'ho chiesto. Devi buttarli via, vanno di nuovo al macero, son di nuovo… perché?… E' gratis???…
Non… dunque: mi voglio leggere Repubblica al venerdì, mi danno Repubblica il venerdì e in omaggio, gratis!, ti danno e questo degli affari, e Il venerdì di Repubblica, e, e… questo qui: il compact-disc! C'è un compact-disc con scritto "vietato aprire"!!! Me lo regali e poi mi vieti di aprirlo? E poi perché, chi ti ha detto… perché mi devi regalare tutta 'sta roba? Scusa, mi piacerebbe anche sapere… se mi regali, poter anche ringraziare chi mi regala, no? Mi piacerebbe contraccambiare: grazie, magari regalo io qualche… chi è? Me li regali, come se vai in un bar: "Buongiorno, vorrei una birra", "Prego, c'è anche un toast in omaggio". Ma… ma la mia libertà è pagarle le cose. Se io questo lo voglio me lo metti mille lire a parte e mi leggo il giornale, ma se me lo dai così sono cinque etti di carta, ottocentomila copie, sono quattrocento tonnellate di carta che butto in un forno, il forno c'è la cellulosa, va nell'atmosfera, diventa diossina, ve la ricordate? La diossina veleggia, ve la ricordate?, per i ponti, per i prati, per i cosi, va nell'acqua, nell'acqua c'è il plancton, i pesci mangiano il plancton, tu vai al ristorante, spendi 80.000 lire e ti mangi un? Una bistecca! Una bistecca, così li rovini. No. Io non voglio che mi… la legge di mercato è: domanda, offerta, prezzo. Se questa cagata qua
(si riferisce agli inserti di Repubblica), cagata per modo di dire, nel senso… lo fa anche il Corriere… al giovedì! Li vogliamo rovinare? Al giovedì compriamo Repubblica, e al venerdì il Corriere… (grandi applausi) e scusa!
Mi regali tonnellate di roba… tonnellate di roba… io ho un po' di sospetto, sono di Genova, e io mi… uno che mi regala… c'è un detto, scusate, è un detto folcloristico di Genova che dice che la vita è una tempesta ma prenderlo nel culo è un lampo!… E allora…. Allora… ma io non voglio… ma perché mi devi regalare tutto… non lo voglio più, non voglio. Perché tutti gli anni, porca Eva!, tutti gli anni arriva uno e mi dice "pah!"
(sbatte per terra una pila di elenchi telefonici), "quant'è?", "niente, è gratis"… come è gratis? Questa è Amazzonia, mi tengo quelli vecchi… oppure il progresso, il futuro è questo (mostra un cd-rom), il futuro, fai una cosa così, lo metti nel coso, digiti il numero, ti viene fuori. Ce l'abbiamo il futuro, in Francia fan così. Qui tonnellate di Amazzonia, e quello: "mi dia i vecchi", "Ci sono un po' affezionato", "Mi dia i vecchi!!!". E allora vi faccio una domanda: questi qui hanno dei costi secondo voi, si o no? Sono tonnellate, pensate un po'… provate a pensare a milioni invece che singolarmente, siamo milioni: ecco il loro segreto, è che noi siamo milioni. Da soli non esistiamo. Provate a pensare: hanno un costo milioni di tonnellate, centinaia di migliaia di tonnellate? Ce l'hanno. Chi paga? Una domanda: chi paga? ("noi", grida qualcuno dalle ultime file). Noi, si: su questo… loro??? No… Va bè… sinceramente… Come? Non paghi quando te li consegnano: sono gratis… ("sulla bolletta", dice qualcuno) Sulla bolletta! Se si pagassero sulla bolletta a Genova avremmo ancora gli elenchi del 1921… sulla bolletta: paghi 1800 lire che è una stronzatina di consegna… non le paghi sulla bolletta!!! Sarebbe troppo semplice: ci accorgeremmo e magari non li vorresti. Ci accorgeremmo. Li paghiamo come? Con le Pagine Gialle, con la pubblicità. Coi prodotti pubblicizzati qui tutte le volte che andiamo a comperarli in un supermercato. Ci acchiappano così diecimila miliardi all'anno ogni volta che facciamo la spesa. Nessuno ce lo dice. E poi cerchiamo i Cirini… sono dei ladretti di galline a confronto. Ma stiamo scherzando? Facciamo tutto così: andiamo a far la spesa… ma scusate… bevo…
Avete la sensazione… avete la sensazione… una donna che fa la spesa, vai a fare la spesa col carrello, hai speso duecentomila, vai a casa, levi le robe e dici "ma, come è possibile?". Tuo marito ti guarda e dice "ti sei imboscata il grano", "No, non mi sono imboscata il grano"… Perché compriamo spazzatura e la chiamiamo prodotto… ci fanno comprare delle cose, e le compriamo… compriamo per esempio questo qui: è un prodotto, Colgate… che finalmente han tolto il Gardol: dopo dieci anni che ce l'hanno menato col Gardol, si vede che uno di noi se ne è accorto, è andato là "Cos'è 'sto cazzo di Gardol?". Allora quelli han detto: "Se ne sono accorti, lo togliamo". Eh? Allora… Colgate con Gardol, compriamo un prodotto. Tu compri 4000, 6000 lire un prodotto… hai comprato un prodotto. Vai a casa, e questo qui non è più un prodotto… ma… come si apre?… questo qui è un rifiuto
(getta via l'involucro esterno di cartone)… questo qui, quando hai finito, lo butti via (si riferisce adesso al tubetto di dentifricio). Perché non lo fanno ricaricabile? Quando hai finito, vai lì "me lo ricarica"? Spenderesti duecento lire. In Germania ce l'hanno: ce l'hanno grossi, fanno dentifrici per sei mesi, vanno in giro e si fanno le pere di dentifricio. Ma li pagano come? Noi ridiamo dei tedeschi, sono faciloni, ridiamo… però la loro economia viaggia un pochino meglio della nostra o no?… Vi faccio vedere: Vademecum (è ancora un dentifricio). Questo qui si chiama Vademecum2, lo fa la Henkel. In Germania costa 700 lire… 700. La Henkel fa questo in Germania a 700 lire, e la stessa fabbrica fa questo da 4000 lire che si chiama "Antica erboristeria". 4000… 700… perché "Antica…", tu ti immagini le vecchiette che lo fanno a mano… Hai capito?
E allora no… no, assolutamente… poi c'è gente che non dice… c'è gente che qui fa delle cose incredibili… queste cose… qui c'è scritto, c'è una roba: acqua, zucchero e qualche sale minerale, qua dentro il Gatorade, e qui c'è scritto "sconto 500"?!? Costerà 100 lire! Fate una cosa: andate nel negozio, lasciatela lì e fatevi dare direttamente le 400 di differenza. Dio mio: fanno delle cose incredibili, no… e allora… allora… la pubblicità fa diminuire i prezzi… meno male, se no saremmo rovinati.
E allora dovremmo comprare, per far diminuire i prezzi, Domopak: 30 metri, 32 metri di alluminio, 9000 lire. E' più buono sicuramente. Senza marca: 30 metri di alluminio, 2500 lire. 2500… sarà meglio quello là senz'altro, ma per fasciare la roba? Dio mio… Le spugnette… spugnette… queste qui Vileda, costano, 4 spugnette, 2500 lire… queste qui 4 spugnette 1000 lire: è per lavare le pentole. Saranno senz'altro migliori quelle lì, Dio mio… Il sale! Il sale!!! Quanti tipi di sale ci sono? Questo qui costa 800 lire, e questo qui 250 lire. Il sale, Dio mio!… Il Kitekat. Questo Kitekat costa 2700 lire e questo qui 700 lire: sarà senz'altro più buono il Kitekat, ma me lo deve venire a dire il gatto!!!
E allora… allora…
(scrosciano gli applausi)… dai… mia mamma mi ha lasciato questo… mia mamma in eredità mi ha lasciato questo: la bottiglia del latte. Te la portavano a casa, senza etichetta, non si vedeva… era la tua Centrale del latte. Adesso abbiamo privatizzato, mia mamma mi ha lasciato questo, io a mio figlio… gli lascio il Tetrapak! Fa quarantacinque miliardi di cartone, usa e getta: è questo il principio, usa e getta. Questo qua è fatto di carta coi pini della Svezia, di plastica con le petroliere, e di alluminio: la bauxite arriva dall'Australia. Per fare questo, petroliere dal Golfo Persico, camion di alberi tagliati dalla Svezia e camionate di bauxite, di… di… come si chiama?… alluminio. Lo prendi e lo butti via. Dovresti tenerlo perché costa… andare in banca e dire "Senta direttore… costa l'ira di Dio, mi faccia un conto", e lui dice "Si, venga. Ce l'ha anche Poggiolini un conto così". E invece buttiamo via. Allora il futuro qual è? Gli industriali cosa dovrebbero fare? Dovrebbero sedersi un po' lì, guardarsi in faccia e dire: questo (il tetrapak) è il passato, e non si fa più, questo qui (la bottiglia di vetro) è il passato e non si fa più, però il concetto di bere e ridare, riutilizzare, non riciclare, è perfetto. Mio nonno l'ha inventato! Non facciamo più il vetro, ma la bottiglia per il 2000, il 3000 c'è! Porca puttana: eccola qui!!! Questo qui è un policarbonato, è di plastica… viva la plastica! Io non sono mai stato contro la plastica, viva la plastica: questo qui lo riutilizzi 80 volte (intanto dimostra come può essere sottoposto ad urti senza minimamente danneggiarsi), ci metti quello che vuoi… è un policarbonato… 80 volte lo riutilizzi: la bottiglia di vetro meno. Questo!… I tedeschi ci sono arrivati, i nostri si guardano ancora le punte dei piedi. Le sinergie. Hai capito? Questo.
Parlano di riciclaggio i nostri, perché? Perché hanno l'anima sporca. Il riciclaggio non esiste: è un altro modo per rifare i soldi. Dai, su! Riciclaggio… ma vi sembra normale che io prendo… ci credete veramente che tu butti via una bottiglia… la ricicli?… riciclare? Secondo cosa vuol dire? Che buttiamo via questo, da questo la sciolgono e fanno un'altra bottiglia?… Li avete visti chi fa il riciclaggio? Sono società… "Recyclininvesttellinltdgenwaking"! "Smaltimerchandise"! Poi son due marocchini che di notte vanno a buttare tutto sotto. Poi non è possibile riciclare questa, amici: se bruci questa… ma non lo dico io, lo dice la legge dell'entropia… cioè la seconda legge della termodinamica dice che se tu sciogli questo, dall'ordine, no?, crei una poltiglia che è un disordine, dal disordine non riesci più a fare l'ordine. Non esiste… è come se… non so, se tu fai bollire un acquario, ottieni una zuppa di pesce. Però è difficilissimo che da una zuppa di pesce ritorni a fare l'acquario. Mah… non esiste. Cancelliamo la parola riciclaggio e mettiamoci riutilizzo. Allora ci faremo veramente del bene, e basta. Ma non puoi buttare via tutto questo… dai, Dio mio!
E la scienza? La scienza dovrebbe fare il suo ruolo. La scienza fa quello che può… la scienza… Dio mio, la scienza… la scienza fa quello che può, ma non può fare quasi niente, perché la scienza è critica, non è mai certa. Lo scienziato ti può dire… ti può dire che se prendi un foglio di carta
(lo appallottola), lo butti lì, cadrà sempre lì. Tutti gli scienziati. Però se lo stesso pezzo di carta invece di buttarlo lì, lo stesso pezzo di carta, fai questo (ne fa un aeroplanino e lo lancia)… una volta, guarda… ecco. Non cadrà mai nello stesso posto, guarda (lo lancia di nuovo)… ora per farmelo apposta cade proprio nello stesso posto. Non cadrà mai… nessuno scienziato… per la legge del caos. Io lo butto lì, basta una minima variazione che cambia traiettoria. Basta che uno lì dei poveri, da 40.000, faccia una leggera scorreggina, questo qui va dall'altra parte. Lo scienziato è critico e non è mai certo, ha dei dubbi lo scienziato. Lo scienziato ha dei dubbi, il pubblicitario no! Il pubblicitario è certo.
Io non sono nemico dei pubblicitari… io vorrei… io faccio il pubblicitario, sono io uno che fa pubblicità, ho fatto così… Vorrei parlare a questa gente qua… di cambiare, perché non puoi più fare queste cose qui. Crei questi disastri qui… ehm… "fai felice la tua donna, regalale una perla?". Ma se non ti ci mandano loro a cagare ti ci mando io a cagare! Allora… calmiamoci… Dio mio…
(applausi fragorosi) perché fanno dei danni… Fanno dei danni… lo sai che fanno dei danni? Ci sono ditte che fanno delle devastazioni a fin di bene… fanno, non so… la Nestlè: fa un latte per i bambini, latte per bambini, no? E' giusto farlo, perché chi non può dare il latte, ha questo latte qui. Però ne producono tonnellate, tonnellate devono vendere, devono vendere, ci devono essere i pubblicitari. Allora sapete cosa succede per vendere? Che la Nestlè, nel terzo mondo, dà questo latte alle mamme del terzo mondo, convincono le donne i pubblicitari… sai questi creativi… che si chiamano "creativi"… creativi!… Dio è un geometra! C'è quelli che si parlano… io li ho visti, ci sono stato, l'ho fatta… girano con delle cartelline, con dentro cartelline, con dentro altre cartelline e dentro niente. E si chiamano: "tu cosa sei? Copy. Dov'è l'account?", "E' giù dal copy e fanno il trend del target"… ma neanche loro ci capiscono niente: si dicono così per giustificare il grano che prendono.
Allora… la Nestlè nel terzo mondo, convince le donne del terzo mondo a non allattare più ma a dare il latte chimico della Nestlè, e i dati Unicef ultimi sono nel '92 un milione e cinquecentomila bambini sono morti… ma non per la Nestlè, perché là hanno l'acqua inquinata, devi far sterilizzare il biberon, non ce la fanno, non gli danno gli anticorpi e un milione e mezzo di bambini vanno via. Qui non lo può fare perché ci sono i pediatri che dicono: "ma cosa sei scemo? Se puoi allatta", solo che non allatta più nessuno neanche qui, perché non c'è uno spot che dice "allattate", perché sarebbe… il buon senso! Il buon senso sta andando via perché nessuno ci investe due miliardi, cinque miliardi! E allora le donne stanno allattando meno anche qui… e come? Sempre con questi qui che fanno queste pubblicità, le più innocue, sono le più danneggiatrici le innocue… shampoo. Queste donne coi capelli, che girano, strafichissime che girano, no? Con le minigonne entrano nei consigli di amministrazione, firmano dei bilanci… una donna così non si tirerà mai fuori una tetta e la fa ciucciare a un bambino, se si tira fuori una tetta la fa ciucciare all'amministratore delegato.
E allora, amici… amici, io ho talmente questo poco tempo, due ore in cinque anni non mi sembrano… e vorrei dedicare dieci secondi a una pubblicità, la voglio fare io. Voglio dedicare una pubblicità alle tette nella loro magistrale e quasi persa interpretazione: prego.-
Sul palco una donna si dedica all'allattamento del proprio neonato.
-Perché le tette le usano per tutto tranne che per queste cose qui, ci fanno le copertine sull'Espresso, su Panorama… che poi non centrano con le tette i titoli: vedi che il titolo è "crolla la sinistra" c'è una tetta per terra, "crolla la destra" c'ha una tetta nell'orecchio, "il cerchio si chiude" c'ha le tette avvolte al collo. Io voglio darvi dieci secondi per ricordare a tutti che in fondo servono anche per allattare un bambino, senza fare del moralismo per l'amor di Dio, eh?…
Ecco io avrei finito… avrei finito e me ne vado e quindi io… faccio il mio lavoro, corro i miei rischi… voglio solo dirvi una cosa: faranno dei dibattiti, sicuramente, cercheranno in tutti i modi di disintegrare quello che ho detto… ci riusciranno per l'amor di Dio, non dico mica la verità. Però vorrei che teneste presente una cosa: quando sentite parlare un imprenditore, chiunque, pensate sempre da chi prende i soldi, quello che fa e dove lavora. Un imprenditore se vuole fare un dibattito viene, prende il prodotto che costruisce e lo mette lì, allora la gente conosce il prodotto e conosce anche l'imprenditore che lo fa. Se noi abbiamo questo parametro, abbiamo anche il modo di giudicare la gente, perché nei dibattiti non capiamo assolutamente niente. Io vi saluto e adesso abbiamo fatto una grande cosa stasera, abbiamo fatto una cosa straordinaria secondo me, adesso questa gente qua sa che noi sappiamo un po' di più, e credo che in futuro ci sarà un po' più di rispetto, eh?-
Grillo scende una prima volta dal palco, tra gli applausi, per poi tornare dopo una manciata di secondi.
-Allora… faccio un pezzettino… io ho sempre avuto la paranoia del tempo. Mi dicono: "c'è il tempo, deve andare in onda il formaggino". Un giorno un enorme formaggio mi seppellirà… abbiamo del tempo?… Ci mancherebbe, eh?...
Allora, anche perché mi dicono… io… insomma, anche… la Rai che fa concorrenza a Canale5, quegli altri ci fanno concorrenza… il senso della civiltà lo stiamo perdendo: io mi ricordo, ero piccolino, vi ricordate anche voi quando c'era solo la Rai, un canale, misero la seconda rete. Vi ricordate cosa facevano? Quando iniziava il programma della seconda rete mettevano un triangolino e ti dicevano "senti, sta cominciando una cosa che potrebbe interessarti, guarda cosa c'è". Questa è la civiltà, non questa qui. E allora mi piacerebbe anche che la Borsa, che è lo stantuffo di tutto, di tutte le nostre… ce la spiegassero: c'è uno che ci dice da anni le stesse cose, l'avete mai capita? La finanziamo tutti e nessuno capisce questi qui che girano! Le azioni, chi vuole le azioni Toro fanno così
(con le mani fa il segno delle corna), chi vuole le azioni del Vecchio Banco Ambrosiano fanno così (congiunge le mani come fosse ammanettato), chi vuole le azioni della Montedison (punta il dito alla tempia), giocano! E noi non capiamo… e arriva uno… arriva uno tutte le sere, tutte le sere ci dice una cosa che noi dovremmo capire, ed è una cosa che io mi sono informato per voi, ci dice il prezzo del petrolio, quindici dollari al barile circa, no? E ci sembra una cosa normale. Quindici dollari al barile, ma… anni che ci dicono così, gli sarà venuto in mente una volta, anche a Everardo Dalla Noce, anni!… neanche tu!… ci sarà venuto in mente a qualcuno di dirci quanto ce n'è di stramaledetto in quello stramaledetto barile, eh? Allora io ho fatto una cosa, amici, ho fatto una cosa: il barile l'ho preso, è questo qua, vi giuro. Questo è l'unità di misura del mondo. Il mondo va avanti, l'unità di misura è il barile. Costa quindici dollari, ventimila lire, ce ne sono 156 litri. Ho fatto un conto… ho fatto un conto… 15 dollari al barile, 156 litri… un litro di petrolio: 130 lire… ma com'è? Come 130 lire?… noi dovremmo, invece… gli svizzeri l'anno scorso si sono aumentati da soli il 20% la benzina, se la sono aumentati. L'abbiamo presi per il culo tutti: "gli svizzeri si sono aumentati la benzina". Ma loro si aumentano la benzina perché sanno che 130 lire al litro il petrolio non è il prezzo vero coi casini che c'ha: devasti, ambiente, cose, petroliere che si spaccano…
La benzina dovrebbe costare 10000 lire al litro e tu avere una macchina che con due litri fa 100 chilometri. Il costo del tuo spostamento non cambia, è giusto? Se tu ci metti… hai una macchina da due litri per 100 chilometri e la benzina costa cinque volte, tu consumi cinque volte meno, chi se ne frega? Però quei soldi, copri i costi del petrolio e tu ti inquini cinque volte di meno. Ci vorrebbe, direte voi, la macchina che va con due litri di benzina ogni 100 chilometri, la macchina del futuro, e chi la fa? E chi la fa la macchina del futuro? E con due litri, e chi la fa? Dov'è? Dov'è la macchina del futuro, porca eva!!! Eccola qui la macchina del futuro
(mostra al pubblico una foto), questa macchina del futuro, la vedete qui? Sapete dov'è? Questa fa, con due litri e mezzo fa cento chilometri, 130km all'ora, costa nove milioni, è ultrasicura, si chiama Renault Vespa Due, sapete dov'è la macchina del futuro? Al museo dell'automobile di Parigi!!! Allora noi ci vendono delle macchine, non perché… per farci consumare petrolio, perché droga e armi vanno così, petrolio e macchine vanno così, e loro ci fanno la Twingo: la Twingo ha un motore di quindici anni fa, fatto da un ingegnere della DDR, asta e bilancieri, che consuma come un tir, quella fatta a buondì, a buondì! Non sai qual è il davanti o dietro, quando sei in coda, dici "ma che…". Ma allora… ma allora dovremmo noi pagare la benzina diecimila lire e avere una macchina così. Non ce la danno. I tassisti tedeschi… è dieci anni che hanno un filtro dell'olio che cambiano l'olio ogni 70.000 chilometri, adesso lo fanno cambiare ogni 7000!!! Bisogna che questi industriali si guardino un po' in faccia! Non possiamo più pagare 200.000 litri d'olio all'anno, non abbiamo più i soldi!!!… (abbassa la voce) E' un po' troppo così? E allora… e allora… e allora il fatto clamoroso è che noi paghiamo 130 lire al litro una cosa che fanno delle guerre, tra un po' non ce l'hai più, fa un casino, il petrolio costa 130 lire al litro…
E l'acqua? Quale cultura, quale civiltà al mondo ha mai pagato la pioggia? Non lo so. L'abbiamo privatizzata… chi ce l'ha? I peggiori: Ciarrapico, quelli lì ce l'hanno. E allora paghiamo 1200 lire al litro quest'acqua, perché qui a Roma magari beviamo la SanPellegrino che è di Milano, e a Milano bevono la Ferrarelle che è di Roma, eh? E allora noi abbiamo sull'autostrada un cinquecento camion che vanno avanti e indietro, che se ognuno si bevesse la sua cazzo di acqua toglieremmo cinquecento camion avanti e indietro, e questa qui costerebbe la metà. Allora… allora… i pubblicitari.. i pubblicitari, che io vi amo non vi odio, non ve l'ho mai detto che vi odio: siete caduti in una trappola di questi biechi giornalisti… i pubblicitari dovrebbero dirci con i nostri soldi, spendono centocinquanta miliardi all'anno, è il più grande business, perché l'acqua la beviamo tutti… non puoi privatizzare una cosa che beviamo tutti… e il latte lo diamo ai bambini… son tutti quelli lì. L'aria! Ci stanno privatizzando queste cose qua. La scuola!, ma stiamo scherzando??? Terrore!!!… Gli diamo centocinquanta miliardi dei nostri soldi, e le uniche tre cose che ci servirebbe sapere non ce le dicono i pubblicitari, dovete dirle. Ci dovrebbero dire: non la bevete… bevila vicino, a una fonte vicino casa tua, togli i camion dall'autostrada… Roncobilaccio del Mugello e Barberino si libera in un attimo. Bevila nel vetro, bevila nel vetro. Perché ce l'hanno fatta bere per 10 anni nel PVC, dopo dieci anni che noi abbiamo bevuto hanno detto: "è un po' tossico, meglio che lo leviamo". Ma come? Dopo dieci anni me lo dici? Meglio il PET. Fra dieci anni ci diranno "il PET è meglio che lo togli, meglio il vetro", ma che cazzo? Allora?… L'avete mai sentita dire questa cosa? Bevila vicino a casa tua, bevila nel vetro e bevila con poco sodio: il sodio fa male al cuore. Son tre cose che ci piacerebbe sapere. Invece con centocinquanta miliardi dei nostri soldi ci dicono: "se la bevi diventi una strafiga!", "se la bevi, digerisci!", "Boario: se la bevi si vede", si vede che sei un coglione!, ecco cosa si vede.
Ciao a tutti, grazie! Grazie… un po' di rispetto!-

 

 

Tutto passa, tranne l'autobus che stiamo aspettando.
Per i contadini l'ora legale e' un problema perche'  non riescono a mettere avanti il gallo. 
La giovinezza é quando dai appuntamento a due ragazze contemporaneamente e poi esci con la terza.
"Un italiano e' un latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno quattro partiti".
L'Italia e' il paese dei furbi. Ieri ero a Roma, sono salito su un autobus e ho timbrato il
biglietto: tlic tlac. Il guidatore si e' girato e ha detto: "Cos'è 'sto rumore?".

  "Le carte stradali indicano tutto tranne il modo di ripiegarle quando non servono piu'".
"La banca ha fiducia in te;
pero' ti chiedono i documenti per accettare i tuoi soldi e ti prestano una biro legata a una catenella"

"Ma come fa Al Bano ad amare la natura con tutto quello che gli ha fatto?"
Famiglie di stilisti; prima le sorelle Fendi, ora i fratelli Armani: Giorgio e Emporio
Mi ha sempre stupito quali giri assurdi devono fare i fiumi per passare sotto a tutti i ponti
Io credo nella reincarnazione e sono di Genova; per cui ho fatto testamento e mi sono lasciato tutto a me
Aldo Biscardi: uno che fa errori di grammatica anche quando pensa
Oggi è difficile essere di sinistra senza essere di destra.
La vita è una tempesta, ma prenderlo nel culo è un lampo.
Un artista non si deve mai prostituire se non per denaro.

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16-10-2006
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testimone
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