MILANO - [mabo.] Ma quanto costa un cd? A noi poveri consumatori
molto, moltissimo. Ormai le nuove uscite oscillano tra le 39 e 42mila lire.
Ma alle case discografiche quanto costa? Approssimativamente un supporto
cd, ovvero il díschetto più il libretto interno e la confezione
costa alla major dalle 1500 alle 2500 lire cadauno.
Il prezzo varia a seconda del numero di pèagine dell'inlay card
(ìl libretto con i testi delle canzoni, le foto, i crediti) e il
numero di colori utilizzati per la copertina. Difficile da quantíficare,
ma ugualmente esprimibile in dati relativamente sicuri è il costo
per la stampa del cd: dalle 1200 alle 3míla lire, sempre in base
al numero di copie. C'è poi da pagare l'imposta Sìae (Società
italiana autori ed editori) che, per un cd di media durata, può
variare dalle 1000 alle 2300 lire. Siamo a un totale medio di circa 6mìla
lire. Cosa fa lievitare i prezzi in maniera cosi esorbitante, quindi? Ad
esempio i costi di promozione e pubblicità. Ovvero, quanto le major
spendono per mandare in televisione o in giro per festíval ed emittenti
radiofoniche il cantante o il gruppo a promozionare il loro prodotto. Da
qualche anno esiste addirittura il cosiddetto promo ticket, un piccolo
logo stampato sul retro di molti cd che rappresenta un ulteriore aggravio
di spesa per l'acquirente: serve per coprire le pubblicità televisive
del prodotto, sia esso un pezzo da novanta (per il quale si investono miliardi
con spot in prima serata), sia un esordiente .
In questo modo si arriva a una cifra variabile dalle 18 alle 22mila
lire, prezzo che la casa discografica applica al grossista.
Questi a sua volta rivende ai dettaglianti ( ovvero ai negozi ) ad
un prezzo variabile dalle 22 alle 26mila lire: a questo prezzo vanno poi
aggiunti i costi di trasporto, delivery charge e altre voci. Alla fine
si arriva quindi al prezzo di vendita che tutti, purtroppo conosciamo.
Con una aggravante statale che tocca tutti i vari passaggi e stadi produttivi:
l' Iva, che per i dischi è del 19 per cento mentre per i libri ritenuti
bene culturale, è al 4. Un colpo non da poco per le tasche di tutti
, comprese le nostre.