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Pubblicato in " La Repubblica " del 27 Gennaio 2001
ILCASO Sotto accusa le major del disco che avrebbero fatto
cartello
Cd troppo cari, la Ue indaga
CARLO MORETTI
ROMA-Il prezzo dei dischi finisce sott’inchiesta in Europa.
Il govemodell’Unione europea sta indagando su un presunto cartello
tra le multinazionali discograflche.
L’annuncio è stato dato ieri a Brùxelles dal Commissario
Mario Monti, cui spetta il controllo della libera concorrenza. L’accordo
proibito sul prezzo del cd sarebbe stato stretto tra i vertici di Emi,
Bmg (Bertelsmann), Warner Music, SonyeUniversal, ovvero i cinque colossi
della discografla mondiale.
Il cartello tra le multinazlonali discografiche, che ha avuto
l’effetto
di drogare il prezzo dei dischi tenendolo eccessivamente alto, è
già stato punito
nell'ottobre del '97 in italia dall'autorità garante della libera
concorrenza e del mercato, che accertò gli estremi dell'accordo
proibito e sulla base di quanto scoperto nel corso dell'inchiesta condanno'
le etichette al pagamento di una multa di quasi otto miliardi di lire.
Ora quella sentenza, emessa sulla base di quanto stabilisce il trattato
della Comunità europea, potrebbe rappresentare un precedente importante
anche per l'inchiesta avviata a livello europeo dal Commissario Monti.
Il prezzo dei dischi è partlcolarmente alto in Italia,
ma hon è da meno nel resto dei paesi europei dove non sembra aver
risentito nemmeno delle bordate inferte al mercato discografico da Napster,
il rivoluzionario sistema di scambio
gratuito di file musicali via Internet.
Le cose vanno meglio per i consumatori dimusica negl iSìati
Uniti,dove il livello dei prezzi è più contenuto per le maggiori
dimensioni del mercato ma anche per effetto della maggiore diffusione trara
i rgazzi di computer, conoscenze tecnologiche e del conseguente uso diprogrammi
come Napster.
Non a caso, l’inchiesta della Commissione europea è stata questa
volta innescata non dal ricorso di un privato o di un’associazione, piuttosto
dall’indagine simile condotta lo scorso anno negli USA dalla Federal trade
commission sulle stesse cinque cografiche multinazionali.
L’inchiesta è appena agli inizi sono state per il momento iviate
lettere per avere informazioni dai cinque gruppi discogrfici, da cinque
rlvenditori on line e da 13 negozi o catene “tradizionali” che hanno
un paio di mesi per rispondere.
Sulla base di queste informazioni e di altri dati raccolti, la Commissione
arriverà alle sue conclusioni.
La procedura potrebbe durare uno e due anni.