Intervista a Fabio del Toro, presidente del Sing Sing
Autore: Mario Caronna
La libertà della cultura musicale e multimediale a Siena
Forse non tutti conoscono il Sing Sing. Si tratta di un circolo di cultura musicale e multimediale che, ormai da vari anni, è uno dei più importanti e conosciuti a Siena. Il suo successo è dovuto a vari fattori, prima di tutto la grande quantità di opere musicali, spesso anche rare, che mette a disposizione dei soci, inoltre offre una grande varietà di servizi che spaziano dalla musica al cinema e all’informatica.Ma la cosa migliore, per presentarvi questa associazione, è quella di far parlare direttamente il presidente Fabio del Toro, che molto gentilmente ci ha concesso un’intervista davvero interessante.
“Puoi descriverci meglio i servizi che offre la vostra associazione ai suoi soci?”
Certo, li riassumerò in vari punti: 1) ascolto di tutti i CD disponibili utilizzando le attrezzature del Circolo oppure portandoseli a casa propria. I punti d’ascolto sono perfettamente commisurati alle esigenze dei soci e se in certi momenti ne servono di più ne mettiamo subito altri a disposizione. Ad Arezzo per esempio è stata allestita una saletta d’ascolto separata dove ascoltare pacificamente i CD prescelti, anche a Siena sarebbe molto bello poterlo fare. 2) Ci sono diversi PC collegati al WEB e su di loro si possono concentrare diverse esperienze informatiche fra cui i corsi agli anziani che hanno conseguito un qualche successo sia ad Arezzo che a Siena (vedi www.culturale.it) 3) Coloro che vogliono portare i loro dischi, anche LP, trovano nella nostra struttura un luogo gratuito d’esposizione, i soci infatti possono consegnare i loro dischi richiedendo che siano venduti ad un prezzo, e a quel prezzo sono pagati se venduti, altrimenti li possono riprendere quando vogliono. 4) Il circolo raccoglie diverse pubblicazioni musicali e multimediali, la loro lettura è libera per chiunque abbia la tessera. 5) Non di rado si formano gruppi che s’interessano al medesimo genere musicale e si scambiano vedute su quei temi. Anche la comunità informatica è particolarmente attiva visto che essa abbisogna ancor più dello scambio di consigli e conoscenze per risolvere i continui problemi tecnici che la caratterizzano. 6) Il periodico Singolari Significati che porta a casa dei soci le notizie del circolo, inoltre abbiamo un sito (www.singsing.org) dove le notizie vengono sempre aggiornate e da dove i soci possono ricevere una grande varietà d’informazioni.
“Puoi dirci qualche cifra sul numero degli iscritti,
materiale a
disposizione, ecc.…?”
Gli iscritti, che sono un numero unico fra Siena e Arezzo, attualmente superano gli 8.500. Naturalmente questo numero non rappresenta gli attuali soci attivi visto che chi fece la tessera nel 1997 non è detto che l'abbia rinnovata nel 2001. I CD audio presenti alla sede d’Arezzo sono oltre 18.000 mentre quelli a Siena sono circa 2.000 , visto che nell'aprile dell'anno 2000, ne sono stati sequestrati oltre 10.000 per la famosa causa civile con le case discografiche. Il materiale multimediale comprende CD ROM di tutti i tipi e alla sede di Siena supera le 3.500 unità, mentre per i DVD abbiamo appena raggiunto i 1.000 titoli. Abbiamo comperato per anni riviste di musica e di informatica e ne abbiamo quindi "stipate" a centinaia negli scaffali delle due sedi del circolo, ma lo spazio che occupano ci impedisce di andare oltre una certa quantità. Recentemente abbiamo varato anche una nuova “sezione libri” sperimentale, che i soci stanno apprezzando. In quella stessa sezione, abbiamo cominciato a mettere anche i manuali di giochi e programmi. I lettori CD sono 7 a Siena e 8 ad Arezzo, i PC sono 12 a Siena e 9 ad Arezzo, la loro potenza varia molto visto che alcuni servono solo alla consultazione di liste. Ad Arezzo è stato tentato un esperimento di saletta per giochi di rete ma ancora la cosa non è decollata come ci si aspettava. Abbiamo inoltre raccolto alcune centinaia di copertine di CD e CD ROM per metterle a disposizione dei soci quando ne avessimo avuta una copia in più oltre quella normalmente in esposizione.
“L’associazione Sing Sing è ormai una realtà senese da vari anni, durante questo periodo, quali sono state le attività più interessanti di cui vi siete fatti promotori?”
Abbiamo collezionato e catalogato dischi famosi e sconosciuti, abbiamo
fatto la medesima ricerca nel campo dell'informatica dando modo a migliaia
di persone di confrontarsi con quello che "il mercato" non poteva o non
voleva mettere a disposizione di tutti. Abbiamo promosso, con i nostri
pochi mezzi, le attività concertistiche locali, pubblicando le date
nella nostra rivista Singolari Significati attraverso la rubrica "Un Giro
In Giro" e attraverso il nostro sito Internet, oltre che esponendo i manifesti
nelle sedi del circolo. Abbiamo ospitato nel nostro catalogo musicisti
sconosciuti comprandogli i CD “promo” e proponendoli ai soci. Abbiamo collaborato
con dei locali dove veniva fatta musica dal vivo, e con questi abbiamo
cercato, per quanto possibile, di sviluppare collaborazioni, per esempio
mettendo in contatto suonatori e “palco”. Abbiamo cercato, con i nostri
piccoli mezzi giornalistici, di seguire rassegne importanti come "Arezzo
Wave" o "Parole & Musica", oltre a spettacoli, concerti, incontri organizzati
dall'Università degli Studi di Siena. La cosa più impegnativa
che abbiamo fatto negli ultimi anni è stato di organizzare un corso
di alfabetizzazione informatica per persone ultrasessantenni. Dopo aver
varato il progetto www.culturale.it ,che ha riscosso grandissima attenzione
su Internet fruttandoci la presenza in moltissime directory e portali di
motori di ricerca, abbiamo cercato di portare avanti dei corsi sia a Siena
che ad Arezzo. I corsi sono stati del tutto gratuiti e hanno visto la partecipazione
di alcune decine di anziani, anche se non tutti hanno frequentato costantemente.......viva
la libertà ! (anche nella terza età ) Abbiamo poi registrato
altri domini Internet cercando anche li di aggiungere contenuti relativi
all'argomento del sito: www.culturamusicale.it www.culturamultimediale.it
. Abbiamo riversato on-line i giornalini che abbiamo stampato su carta
per anni, in modo che chi non li aveva potuti leggere li avrebbe ritrovati
disponibili alla lettura. A conclusione della lista includerei anche le
numerosissime battaglie legali per la difesa di questo diritto alla "condivisione
democratica di beni" , anche se questi beni sono soggetti alle norme sul
diritto d’autore. Certamente, queste ripetute battaglie ci hanno assorbito
un’enormità di energie, che se fossero state indirizzate in altre
più utili direzioni, avrebbero dato fruttuosi risultati a tutti
gli iscritti. A volte, nelle aule di tribunale ci viene rimproverato da
coloro che ci fanno continuamente causa che “non facciamo abbastanza, per
essere
considerati davvero un circolo culturale”. Ci lasciassero in pace!
E vedrebbero ben presto quante cose utili si potrebbero organizzare, accidentaccio,
senza la loro pressante ed oppressiva persecuzione.
“Vero, hai detto che la vostra associazione ha avuto vari problemi legali, puoi dirci meglio di cosa si è trattato?”
Il mercato della musica è da anni sotto la critica dei consumatori,
sono certo che intervistando 100 persone a caso fra coloro che comprano
dischi, 99 affermeranno che costano troppo! Perfino gli artisti concordano
su questo fatto e lo hanno dichiarato in molte interviste. Io non ho mai
sentito qualcuno contento dei prezzi e quindi del mercato della musica
in Italia. Detto questo, la risposta diventa semplice: negozianti di dischi,
SIAE e soprattutto case discografiche, ci hanno preso di mira perché
ritengono che il nostro operare li danneggi e quindi ci hanno sempre contrastato
dal punto di vista penale (sostenendo che stiamo commettendo dei reati)
e civile (sostenendo che gli causiamo delle perdite economiche).
Riassumere ora i processi è cosa troppo complessa, ma posso
assicurare che all’interno di queste battaglie abbiamo più volte
potuto affermare la legittimità del nostro operare e continueremo
a combattere nelle aule giudiziarie penali e civili, per affermare che
quello che facciamo è giusto e lecito, tanto quanto lo sarebbe se
i componenti di una qualunque famiglia italiana comperano ed usano in comune
dei CD audio o per computer; o dobbiamo davvero credere che usare in comune
fra moglie e marito un CD sia reato? Che usare un giochino fra due fratelli
sia cosa da processare? Che un DVD lo può vedere il nonno e nessun’altro
altrimenti ti viene la finanza a casa e ti sigilla la porta in attesa del
processo?
“Quali sono, secondo te, le cause principali che hanno creato questi problemi legali?”
Il mercato dei CD, come del software, è un mercato ad "alto rischio
di fregatura" direi. Visto i prezzi e visto che a volte il disco non piace,
(o il CD ROM non funziona), un posto dove poter provare prima di comprare
non ci voleva per loro. Abbiamo inoltre denunciato pubblicamente e per
iscritto, dedicando perfino la copertina del nostro periodico alle multe
che il garante della concorrenza ha pesantemente colpito il cartello delle
case discografiche. Questi “signori”, che controllano l’intero mercato
della musica, o comunque la parte più importante, non hanno fatto
che alzare i prezzi, al di fuori delle regole, del buon senso e della legge.
Mentre i prezzi dell’elettronica di consumo scendono incessantemente
da anni, i prezzi di quei dischetti di plastica sono sempre incessantemente
saliti. Noi abbiamo denunciato questo e loro ci hanno attaccati. Noi abbiamo
organizzato un servizio di "acquisto collettivo" e loro ci hanno fatto
causa su causa. (…) La ricerca musicale è un percorso spesso difficile
e costoso, le riviste, le radio e anche il Web ti suggeriscono continuamente
tanti generi e autori vecchi e nuovi; ma poter "assaggiare" tutta questa
musica risulta molto spesso difficile se non impossibile, sia perché
non la trovi e sia perché costerebbe troppo a una singola tasca.
Facciamo un esempio a caso. Una sera accendi la TV e vedi un bel film...
ti piace anche la colonna sonora e la vorresti riascoltare ma nei negozi
della tua città hanno le colonne sonore dei 20 film più famosi
e le 4 degli ultimi che sono in giro per le sale. Allora provi a chiedere
se sia possibile ordinarlo, ma ti rispondono che quello è un film
di 5 anni fa e la colonna sonora è da tempo fuori catalogo, forse,
anzi direi probabilmente, al circolo Sing Sing la puoi trovare ed ascoltare
come accadrebbe se tu volessi leggere un libro non più pubblicato
ma presente nella biblioteca della tua città.
“Cosa ne pensi del mercato della musica attuale?”
Un tempo, le piccole case discografiche basavano la propria ricchezza
sul loro "piccolo catalogo", adesso la fusione in case discografiche sempre
più grandi e la concentrazione continua che porta in acquisizioni
e in fusioni ha determinato un generale abbassamento della qualità
e della diversità. (…) La tendenza è quella di arrivare a
dare lo stesso prodotto in tutto il mondo e quindi il ragazzo della periferia
di Tucson in Arizona farà colazione con dei biscotti che contengono
una farina di mais simile o uguale a quelli che mangia il ragazzo di Colle
Val d`Elsa e ascolta alla radio gli stessi gargarismi “pornoromantici”
di Britney perché al mercato conviene enormemente standardizzare.
Pochi, pochissimi prodotti uguali in tutto il mondo, campagne pubblicitarie
globali e una bella colonizzazione culturale che ci faccia somigliare sempre
di più ai tipetti delle pubblicità. Difesa dei prodotti tipici
locali? Possibilmente, e difesa della biodiversità culturale. Secondo
me, quello che avviene nei laboratori di manipolazione genetica avviene
anche nelle
console delle sale d’incisione. Troviamo nei campi quattro tipi di
grano, tre tipi di soia, due di mais, e presto uno di riso......così
come si sente sempre la solita musica. Si distillano alcuni generi musicali
e li si propinano alle masse senza badare alla vera qualità.
“E della realtà italiana?”
Esiste una tradizione di buona qualità che resiste e resisterà
ancora a lungo contro la "banalizzazione" imperante che spinge ad ogni
angolo di strada e ad ogni frequenza radiofonica. La roccaforte dei nostri
cantautori non si farà certo spazzare via in poco tempo da qualche
smielata ragazzina (…). Ma un certo rischio esiste nella misura in cui
si lascia che siano quelli i modelli a guidare il mercato anche da noi.
Ci saranno quindi anche nella musica le due tendenze che distinguono
l’Italia nel mondo: una certa partecipazione accondiscendente ai fenomeni
di massa globali, ma anche una ricerca di prodotti di qualità per
gli intenditori, come accade per la moda, la cucina, le auto etc etc, quindi
confido nei tanti validi musicisti italiani.
“Cosa ne pensi del fenomeno Mp3 e della musica su internet?”
Chi ascolta musica vuole sapere cosa sta per comprare, vorrebbe avere un’idea di quello che avrà spendendo quei 20 e più Euro quindi sono d’accordo con Madonna sul fatto che ascoltare un pezzo in MP3 (oppure al circolo Sing Sing) può essere un buon mezzo per sentire quello che la radio non trasmette. Allo stesso tempo ascoltare qualche MP3 (o passare al Sing Sing) può costituire una grande spinta per avvicinarsi a pezzi nuovi e artisti nuovi e fare quindi la loro fortuna contribuendo a renderli famosi. Gli artisti non vivono soltanto sulla vendita dei CD, se il mercato della musica sta cambiando e la gente compra meno dischi, gli artisti riceveranno compensi da altre cose, per esempio dai concerti, dagli sponsor di vestiti che indossano, o gli occhiali che mettono, oppure da prodotti che usano la loro canzone per essere pubblicizzati, da gadget vari come magliette cappellini, da film che li useranno nelle colonne sonore.... Grazie agli Mp3 l’artista diventa più famoso e popolare e grazie a questa popolarità riceverà maggiori introiti dagli ingaggi che gli vengono dal mercato. Non tutti possono fare la vita di Mina che pubblica un album ogni due anni e una raccolta doppia ogni Natale e con quello si paga la villa a Lugano......che alzi i suo culone e si faccia qualche sano concerto dal vivo se un giorno dovesse vendere meno dischi. Purtroppo, o fortunatamente, il mercato cambia di continuo e quelli che facevano ruote per carri si saranno pure incavolati quando hanno inventato i pneumatici di gomma, ma non si può certo rimanere al dischettino di plastica da 20 euro in eterno accidenti, anche se tutti ci siamo affezionati come lo eravamo per il vile vinile.
“Ti ringrazio davvero per la disponibilità”
Prego, grazie a voi.