Per chiarezza mi permetto di postare quello che abbiamo definito il
"Proclama dello scambio etico"
Cita:
Lo
Scambio Etico pur rimanendo illegale, deve essere interpretato come
il tentativo di mediazione al problema della criminalizzazione
generalizzata del P2P, prevedendo delle clausole con cui il titolare
del diritto d'autore può richiedere la rimozione della sua opera
senza ricorrere alle Autorità. Lo Scambio Etico è qualcosa che,
pur facendo condivisione -senza fine di lucro- di opere protette dal
diritto d'autore, si auto-limita, in modo da ledere il meno
possibile i legittimi interessi degli aventi diritto, evitando di
mettere in condivisione film e musica con meno di 18 mesi dalla
prima commercializzazione. Lo Scambio Etico è un impegno politico
e deve essere una volontà manifesta di venire a patti con le
Autorità e gli Autori, ai quali proponiamo: "Se ci tollerate,
possiamo promuovere questo tipo di file sharing". L'obbiettivo
dello Scambio Etico è l'Armistizio.
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Da quanto lei ha testé risposto
devo ritenere che non ci sia da parte sua nessuna volontà di apertura al
dialogo per l'armistizio, tanto meno per un compromesso sull'ipotesi delle
licenze collettive per il file sharing. Sono anche io convinto che il
metodo attuale di redistribuzione degli utili che pratica la SIAE sia
totalmente iniquo, ma per quanto viene divulgato in rete -volendo- si
potrebbe trovare il modo di sapere quante copie di una determinata opera
sono state distribuite, quindi sarebbe possibile determinare una
ripartizione equa.
E' veramente un peccato, di cui credo vi
pentirete, quello di non voler prendere in considerazione questa proposta
di armistizio basata su un limite temporale (che eventualmente potrebbe
anche essere aumentato) prima di mettere in condivisione un'opera in
qualità ridotta, anche la FAPAV pare non voglia prendere in considerazione
questa opportunità, se così sarà occorrerà prendere atto che lo scambio
etico, visto in chiave di armistizio e compromesso, ha fallito il suo
obbiettivo. A questo punto potrebbe essere meglio abbandonare questo
tentativo e, come dice lei, dedicarci solo alle opere rilasciate con
licenze libere o di pubblico dominio, lasciando il filesharing di opere
protette a chi lo fa dalla trincea dei domini anonimi e condividendo tutto
senza alcuna limitazione, magari anche prima che le opere siano
pubblicate, senza più fare opera di "educazione" al rispetto dei vostri
diritti ma anzi difendendo ideologicamente lo sharing selvaggio per vostra
manifesta volontà di trovare onorevoli compromessi. Sono convinto che la
vostra tolleranza potrebbe indurre molte comunità ad adottare questo
inizio di rispetto per il lavoro altrui, sono convinto altresì che il
dialogo potrebbe condurci ad un onorevole compromesso come per le radio,
peccato che anche allora si sia dovuti passare attraverso una serie di
cause legali prima di capire che esse erano un elemento di crescita e non
di danno. Purtroppo mi rendo conto che a voi più che riconoscere una
controparte dialogo serve di più un nemico da combattere nel tentativo di
mantenere i privilegi acquisiti attraverso una normativa sul diritto
d'autore che andrebbe riformata a cominciare dalla convenzione universale
di Berna, stabilendo la tutela a fini commerciali per un massimo di 20
anni (come per i brevetti) dal rilascio dell'opera.
E' possibile che
vi riesca di mantenere lo status quo, anche se nel programma dell'Unione e
nel manifesto del Partito Democratico vi sono specifici capitoli che
dovrebbero modificare questa normativa, auspico comunque che l'iniziativa
che sta per essere avviata da Radicali Italiani possa dare gli input
necessari per giungere al compromesso che voi attualmente
osteggiate.
http://www.radicali.it/view.php?id=101714