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Vecchio 30-07-2007, 17:07
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Per chiarezza mi permetto di postare quello che abbiamo definito il "Proclama dello scambio etico"

Cita:
Lo Scambio Etico pur rimanendo illegale, deve essere interpretato come il tentativo di mediazione al problema della criminalizzazione generalizzata del P2P, prevedendo delle clausole con cui il titolare del diritto d'autore può richiedere la rimozione della sua opera senza ricorrere alle Autorità.
Lo Scambio Etico è qualcosa che, pur facendo condivisione -senza fine di lucro- di opere protette dal diritto d'autore, si auto-limita, in modo da ledere il meno possibile i legittimi interessi degli aventi diritto, evitando di mettere in condivisione film e musica con meno di 18 mesi dalla prima commercializzazione.
Lo Scambio Etico è un impegno politico e deve essere una volontà manifesta di venire a patti con le Autorità e gli Autori, ai quali proponiamo:
"Se ci tollerate, possiamo promuovere questo tipo di file sharing".
L'obbiettivo dello Scambio Etico è l'Armistizio.


Da quanto lei ha testé risposto devo ritenere che non ci sia da parte sua nessuna volontà di apertura al dialogo per l'armistizio, tanto meno per un compromesso sull'ipotesi delle licenze collettive per il file sharing. Sono anche io convinto che il metodo attuale di redistribuzione degli utili che pratica la SIAE sia totalmente iniquo, ma per quanto viene divulgato in rete -volendo- si potrebbe trovare il modo di sapere quante copie di una determinata opera sono state distribuite, quindi sarebbe possibile determinare una ripartizione equa.

E' veramente un peccato, di cui credo vi pentirete, quello di non voler prendere in considerazione questa proposta di armistizio basata su un limite temporale (che eventualmente potrebbe anche essere aumentato) prima di mettere in condivisione un'opera in qualità ridotta, anche la FAPAV pare non voglia prendere in considerazione questa opportunità, se così sarà occorrerà prendere atto che lo scambio etico, visto in chiave di armistizio e compromesso, ha fallito il suo obbiettivo. A questo punto potrebbe essere meglio abbandonare questo tentativo e, come dice lei, dedicarci solo alle opere rilasciate con licenze libere o di pubblico dominio, lasciando il filesharing di opere protette a chi lo fa dalla trincea dei domini anonimi e condividendo tutto senza alcuna limitazione, magari anche prima che le opere siano pubblicate, senza più fare opera di "educazione" al rispetto dei vostri diritti ma anzi difendendo ideologicamente lo sharing selvaggio per vostra manifesta volontà di trovare onorevoli compromessi. Sono convinto che la vostra tolleranza potrebbe indurre molte comunità ad adottare questo inizio di rispetto per il lavoro altrui, sono convinto altresì che il dialogo potrebbe condurci ad un onorevole compromesso come per le radio, peccato che anche allora si sia dovuti passare attraverso una serie di cause legali prima di capire che esse erano un elemento di crescita e non di danno. Purtroppo mi rendo conto che a voi più che riconoscere una controparte dialogo serve di più un nemico da combattere nel tentativo di mantenere i privilegi acquisiti attraverso una normativa sul diritto d'autore che andrebbe riformata a cominciare dalla convenzione universale di Berna, stabilendo la tutela a fini commerciali per un massimo di 20 anni (come per i brevetti) dal rilascio dell'opera.
E' possibile che vi riesca di mantenere lo status quo, anche se nel programma dell'Unione e nel manifesto del Partito Democratico vi sono specifici capitoli che dovrebbero modificare questa normativa, auspico comunque che l'iniziativa che sta per essere avviata da Radicali Italiani possa dare gli input necessari per giungere al compromesso che voi attualmente osteggiate.
http://www.radicali.it/view.php?id=101714
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