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Vecchio 16-07-2007, 07:47
L'Avatar di singsing
singsing singsing non è collegato
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singsing is on a distinguished road
Base HO CHIESTO .... ed ecco la risposta:

Cita:
Scritto originariamente da Enzo Mazza
chieda pure



Lou non ha denunciato Sing Sing ( ma qualcuno alle sue spalle forse... )

Finalmente, dopo tanti mesi di torpore informativo sulle vicende del Circolo Sing Sing, c'è un nuovo sviluppo che, paradossalmente, non ci ha affatto colti di sorpresa.

Per chi non avesse seguito dall'inizio la vicenda ricordiamo che nella primavera del 2000 è iniziata una azione civile contro il Circolo promossa da sette maggiori case discografiche e undici artisti di fama internazionale.

Dopo cinque anni di processo il Giudice ha voluto credere ad un unico testimone portato dagli avvocati delle Majors e fatto davvero scandaloso è che questo testimone era un appartenente allo studio legale che quindi si avvaleva di un “ collega “ come persona che doveva informare il Giudice sui fatti da valutare. Anche se il codice deontologico degli avvocati vieta ( Art. 52 ) un accordo fra avvocato e testimone, nel nostro caso è del tutto evidente che questo accordo c'era stato, visto che ambedue lavoravano per lo stesso progetto ( la condanna nostra ) e presumibilmente venivano pagati allo stesso modo da chi li aveva incaricati....


Tornando al concerto al PLAY FESTIVAL di Arezzo dell' 8 Luglio 2007:

La notizia rigurda direttamente sia l'aspetto giudiziario che quello mediatico del Circolo, fortemente legate tra loro, andando a toccare uno dei tasti più oscuri della vicenda, ovvero le famigerate 'procure degli artisti' che in sede processuale vennero prodotte non solo in maniera incompleta, ma addirittura in inglese (mentre la giurisprudenza italiana impone che ne vengano fatte ovviamente delle traduzioni).

Considerato che è la procura la prova tangibile che l'artista abbia realmente un contenzioso con l'altra parte, la produzione di una documentazione così fumiginosa ci aveva fatto immediatamente porre il dubbio che chiamare in causa artisti del calibro di Madonna, Alanis Morrissette o Lou Reed fosse semplicemente l'ennesimo espediente delle case discografiche per influenzare il corso della giustizia.

Nel corso della vicenda giudiziaria è stato fatto tutto il possibile da parte del Circolo Sing Sing per poter usufruire del diritto garantito di visionare queste procure, dalla semplice richiesta agli avvocati di parte avversa, fino alla richiesta degli indirizzi degli artisti negli Stati Uniti (che non fossero limitati ad una mera casella postale legata ad uno studio legale), sino addirittura a tentare andando di persona a New York per cercare di ottenere la visione di queste fantomatiche 'apostille', tutto questo senza alcun risultato. Senza avere la possibilità, durante il corso del processo, di poter usufruire del diritto di sapere dalla parte avversa se le persone che dichiaravano di volerci far causa sapessero o meno della nostra esistenza.

Da qui il dubbio, più che legittimo fin dall'inizio e che non ci è mai stato permesso di fugare, che gli artisti non sapessero assolutamente dell'esistenza del Circolo Sing Sing e che tutto fosse una manovra delle case discografiche per schierare contro una piccola associazione undici nomi di fama mondiale a testimonianza della nostra presunta pericolosità.

Dubbio che, finalmente, ha iniziato a perdere i contorni del sospetto quando una fonte vicina al Circolo ha avuto modo di poter porre in maniera informale a Lou Reed, subito dopo il concerto tenutosi ieri ad Arezzo, la fatidica domanda, cioè se conoscesse o meno il Circolo Sing Sing e se fosse al corrente di avere in corso una causa contro questo circolo.

La risposta, un inequivocabile 'no, non credo proprio', getta una nuova luce su questa travagliata vicenda, e nel caso dovesse essere confermata ufficialmente, cosa di cui da subito i legali del Circolo si occuperanno di appurare, rimetterebbe in discussione il fondamento stesso del processo.

Arrivati a questo punto, dopo un travaglio durato sette anni, il Circolo ha avuto la prima conferma ufficiosa che qualcosa non quadra, e dopo questa prima dichiarazione informale di sicuro non è concepibile pensare che un artista del calibro di Lou Reed possa lasciare l'Italia al termine del suo tour senza aver dato una conferma o una smentita ufficiale di quanto affermato l' 8 Luglio al Play Arezzo Art festival.

More info @ http://www.circoloculturale.com/

Fabio Del Toro
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Giovanni Giolitti
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