L'approccio attuale vorrebbe salvare
capra e cavoli, ovvero vorrebbe non ricorrere al blocco del P2P in
quanto tecnologia "neutrale" e non criminalizzabile, ed al tempo
stesso impedire che sul P2P circolino contenuti protetti.
Ne
segue che ogni sistema che limiti la circolazione di contenuti
protetti "allo stato dell'arte" attuale sia considerato sempre piu'
un requisito da richiedere agli ISP (o ai fornitori di servizi di
hosting audio e video), ma questo non assicura certo l'impunita'
all'utente, lo scopo e' solo quello di bloccare a monte la
circolazione di materiale tutelato.
Se vuoi vederci una tutela
dell'utente, beh, vedila in termini di tutela di quelli che magari
non sanno che gli sceneggiati RAI degli anni '60 sono MOLTO
protetti... Ovvero come tutela per tutti quelli che non hanno
percezione dell'illecito.
Ci sono piattaforme (per la
condivisione di video) che con l'adozione di audible magic sono
diventate automaticamente "in regola", questo non toglie che
saltuariamente vi si trovi anche quel che non dovrebbe esservi
Se lo scarichi (o guardi lo stream), la piattaforma in questione non
ha responsabilita' alcuna, tu invece...