Barracuda SONY

La nascita della Sony-BMG Italia diventa ufficiale a partire dal primo Luglio del 2005.
Estratto della sentenza nella Causa Civile depositata il 20 Luglio 2005...
... ma scritta il 15 Aprile del 2005.


Questi sono i due punti di partenza dai quali nasce questa piccola ricerca che quasi forzatamente siamo stati costretti a fare nei confronti dei nostri creditori per capire dove andranno a finire i nostri soldi se casomai saremo davvero costretti a pagarli. E' quasi ovvio chiedersi.. dove andranno a finire i nostri soldi? E le ricerche, incentrate soprattutto sulla Sony e sulla BMG, considerata anche la risonanza che ha avuto la loro fusione, non hanno fatto altro che confonderci sempre più le idee!! Andranno a finire a Roma, sede della vecchia BMG? Andranno a Milano, dove c'era la Sony? O in Olanda? Eh, già, perchè navigando nella rete abbiamo scoperto una cosa curiosa e cioè che l'indirizzo della Sony è lo stesso di una società chiamata Barracuda HoldCo.
Senza contare che sul sito ufficiale il 'quartier generale' dovrebbe essere ubicato nella Grande Mela.
Ma Allora...
ROMA?
MILANO?!
VIANEN (NL) ?!?
NEW YORK ?!?!?
BARRACUDA?!?!?!?

Ma oltre ad essere una questione di luoghi, è anche e soprattutto una questione di persone! Analizzando la questione della 'fusione', ci sono diverse cose che, agli occhi di un profano come possiamo essere noi, risultano essere molto strane. Se da una parte abbiamo il sito della Sony-BMG che sottolinea che la proprietà sia stata divisa al 50% tra le due major, e che quindi si tratti di una fusione alla pari, dall'altra la realtà dei fatti che sembra emergere dalle nostre piccole ricerche nella rete presenta una visione dei fatti molto diversa. Lungi dal voler entrare nel merito delle decisioni che i dirigenti hanno preso nel corso della fusione, come ad esempio chi sarebbe stato chiamato a guidare un colosso del genere o chi fosse meritevole d'esser licenziato, non ho certo le conoscenze e la competenza per fare un analisi del genere (io non sono diventato ricco staccando assegni -non me ne vogliate, ma questa frase storica non poteva mancare), ma d'altra parte certi piccoli particolari saltano all'occhio una volta messi insieme diversi pezzi del mosaico.

[I DIRIGENTI]


Tanto per iniziare, per amor d'equilibrio tra le due aziende, sia il presidente Italiano (Franco Cabrini) che quello Megagalattico, Andrew Lack l'Americano per intenderci) provengono dalla scuderia Sony, mentre le loro controparti europee e americane sono state discretamente messe nell'ombra. La prima, senza neanche troppi fronzoli, è andata diretta a casa senza passare dal via, e la seconda (cito), "Rolf Schmidt-Holtz (...) avrà un incarico di prestigio ma senza poteri esecutivi. Fortuna che la BMG s'era tolta l'ultimo sassolino nella scarpa, in persona del suo precedente CEO (economese per presidente megagalattico), quando questi ha rassegnato le proprie dimissioni a causa della sua negativa visione della fusione con la Sony.

[I LAVORATORI]
Che dire poi dei poveri lavoratori della Sony che, conservando tutti il loro posto di lavoro, devono portare sulle loro spalle il peso di tutta la nuova azienda ora che quelli della BMG sono stati mandati a casa? Se consideriamo soltanto il caso italiano, diversi articoli hanno fatto notare come la sede romana della BMG sia stata smantellata (anche se sarebbe più corretto dire desertificata, considerato che una perdita del 70% dei lavoratori non è cosa da poco), licenziando 43 dipendenti su 62. La sede milanese, a sua volta, ha perso 25 persone dell'organico. Il quadro sembra emergere da solo, ma se fosse necessario andare un po più a fondo potremmo continuare sottolineando come l'impostazione gestionale del nuovo colosso sia assolutamente identica a quella utilizzata dalla Sony, che ha notoriamente una struttura centralizzata, mentre della vecchia impostazione della BMG, che lasciava spazio ai singoli paesi non ve n'è traccia. Gli esempi della sede romana e milanese della BMG lasciano poco spazio all'immaginazione per rendersi conto quale delle due filosofie abbia prevalso.

[IL PASSATO ED IL FUTURO]
Ovviamente della BMG-Ricordi è sopravvisuto solo il marchio tedesco, gettando così nell'oblio una volta per tutte la label italiana e dando così ragione ai tanti che, nel lontano 1994 al momento della fusione tra le due, avevavo previsto questo sviluppo come inevitabile.
Un altro pezzo della nostra storia e della cultura, quindi, va bellamente a finire nel dimenticatoio.... o nella baia di Hudson, quella di fronte a New York, come preferite. Non è soltanto una mera questione di retorica, ma non credo che sia la stessa cosa comprare oggi un disco di Battisti e confrontarlo con un vecchio lp marchio Ricordi e sapere che ora i guadagni vanno oltreoceano ad alimentare una politica economica monopolista tesa esclusivamente alla costruzione a tavolino di hit musicali che servono solo ad accrescere i profitti e non più alla scoperta di nuovi talenti, punto di forza della nostra vecchia cara Ricordi.
Come si legge in un pdf pubblicato sul sito della Ricordi e che per certi versi sembra proprio scritto per questa vicenda, sempre in tema di profezie, gia si scorgono i timori nei confronti di un atteggiamento per certi versi predatorio, che la scelta del nome Barracuda alla finanziaria olandese ben suggerisce e che ci pone, a distanza di una decade, di fronte allo stesso dilemma ed alle stesse problematiche, senza che nulla sia stato fatto se non in nome del Dio Denaro.
Ad oggi sono rimasti quattro colossi della musica, la Universal, la Sony-BMG, la Warner e la EMI.

  • Secondo voi, quanto resteranno ancora separate la Warner e la EMI prima di iniziare a lamentarsi dicendo che lo strapotere delle altre due grandi le costringa, poverine, a unire i loro sforzi per la sopravvivenza?
  • Secondo voi, è un caso il fatto che nel grafico delle quattro major i colori della Warner e della EMI siano così simili? E' forse un caso di profezia subliminale?
  • Secondo voi, è normale in una fusione al 50% siano soltanto i dipendenti ed i dirigenti di un unica azienda a farne le spese (e di contro, quindi, l'altra a guadagnarci?)
  • Secondo voi è ancora possibile negare a spada tratta l'esistenza, seppur a questo punto sottintesa, di un cartello tra le varie aziende, quando sono loro in primis a cercare di fondersi per acquisire ancora più libertà di manovra, mascherandosi dietro due nomi, quando in realtà solo uno conta davvero?
  • Secondo voi, a fare le spese di un azione economica e politica (discografica) di questa portata sono i dirigenti oppure è più plausibile che i primi a rimetterci le penne siano i dipendenti e gli artisti minori che non si vedono rinnovare il contratto per puntare sui soliti tre o quattro big?
  • Secondo voi dove andrà a finire la tipicità, la diversificazione e la valorizzazione delle diversità culturali quando la prima preoccupazione è ridurre i costi e massimizzare i profitti?
  • Secondo voi è solo una leggenda che ad ogni fusione corrisponda un mancato rinnovo di contratto agli artisti, per così dire, in forse?
  • Secondo voi se fosse stato provato dall'antitrust dell'Unione Europea l'esistenza di un cartello tra le varie major, la fusione appena avvenuta tra Sony e BMG sarebbe stata consentita?
  • Secondo voi tra le milioni di milioni di milioni di specie presenti sul globo terracqueo... è un caso che sia stato scelto proprio il barracuda come nome di una finanziaria che doveva tener caldo l'ufficio in attesa della Sony-BMG?
Barracuda Sing
... si accettano spiegazioni, suggerimenti e punti di vista a barracuda@singsing.org

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