Provvedimento
I207 - ASSOCIAZIONE VENDOMUSICA/CASE DISCOGRAFICHE MULTINAZIONALI-FEDERAZIONE INDUSTRIA MUSICALE ITALIANA
DATI GENERALI: | |
tipo |
Avvio istruttoria |
numero |
4367 |
data |
24/10/96 |
PUBBLICAZIONE: | |
Bollettino n. |
43/1996 |
Procedimenti collegati (articoli della legge 287/90)
- 2-Intesa ( esito: Violazione articolo 2)
Testo Provvedimento
Provvedimento n. 4367 ( I207 ) ASSOCIAZIONE VENDOMUSICA/CASE DISCOGRAFICHE MULTINAZIONALI-FEDERAZIONE INDUSTRIA MUSICALE ITALIANA
L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
Warner-CGD |
Polygram |
EMI-Virgin |
BMG-Ricordi |
Sony-CBS |
104,6 |
127,7 |
101,9 |
158,2 |
102,6 |
Fonte: Databank "Ricerche ad hoc, Prodotti fonografici" febbraio 1996.
3. La Federazione Industria Musicale Italiana (di seguito FIMI) è un'associazione che riunisce alcune case discografiche. E' stata fondata nel 1992 dalle filiali italiane delle principali società multinazionali, che precedentemente aderivano all'Associazione Fonografici Italiani (AFI), la quale riuniva tutte le case discografiche italiane. La FIMI rappresenta una parte considerevole dell'intero mercato, poiché le major da sole ne detengono una quota complessiva di circa il 90%.
II. I fatti
4. Con note del 22 gennaio e del 28 febbraio 1996, Vendomusica segnalava presunti comportamenti restrittivi della concorrenza posti in essere dalle major, consistenti nell'applicare ai distributori al dettaglio condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose. Tali condizioni consisterebbero nell'imposizione del pagamento di: 1) un contributo spese di trasporto, pari nel 1996 al 6% dell'importo indicato in fattura, da parte di tutte le major, a fronte dei servizi di trasporto, imballaggio e consegna dei dischi riforniti; 2) un sovrapprezzo definito "ticket tv", di entità analoga per tutte le major, su quei prodotti che hanno beneficiato, anche una sola volta, di una campagna pubblicitaria sui mezzi televisivi.
Inoltre, nelle segnalazioni veniva fatto riferimento alle pratiche adottate da dette case discografiche, consistenti nel concordare i prezzi di vendita dei supporti fonografici.
5. Sulla base di informazioni acquisite presso i rivenditori specializzati, è stato successivamente ricostruito il quadro delle varie condizioni contrattuali praticate dalle major ai negozi specializzati in musica registrata dal 1991 in poi. A tal fine sono stati considerati i prezzi di vendita all'ingrosso di CD e musicassette, il valore del sovrapprezzo imposto per l'effettuazione di attività di comunicazione attraverso i mezzi pubblicitari classici (ticket TV) e la percentuale applicata sul fatturato a titolo di contribuzione alle spese di trasporto (tab.2). I risultati di tale ricostruzione sono indicati nella tabella che segue.
Tabella 2
Condizioni di vendita praticate dalle major in diversi anni
(1991)
Warner-CGD |
Polygram |
EMI-Virgin |
BMG-Ricordi |
Sony-CBS | |
CD |
17000-18000 |
18000 |
19000 |
18000 |
19000 |
Musicassetta |
9500-10000 |
12000 |
11000 |
10000-12000 |
n. d. |
Ticket TV |
3000 |
n. d. |
2000 |
2000 |
n. d. |
Spese trasp. |
4%-6% |
4% |
5% |
4% |
3% |
(1992)
Warner-CGD |
Polygram |
EMI-Virgin |
BMG-Ricordi |
Sony-CBS | |
CD |
18000 |
18000 |
19000 |
18000 |
n. d. |
Musicassetta |
10500 |
10500 |
11000 |
10500 |
n. d. |
Ticket TV |
2000 |
n. d. |
2000 |
n. d |
1500 |
Spese trasp. |
4%-6% |
4% |
6% |
4% |
4% |
(1993)
Warner-CGD |
Polygram |
EMI-Virgin |
BMG-Ricordi |
Sony-CBS | |
CD |
19000 |
n. d. |
19000 |
18000-20000 |
19000 |
Musicassetta |
12000-13000 |
n. d. |
12000 |
11000 |
11500 |
Ticket TV |
3000 |
n. d. |
3000 |
2000-3000 |
3000 |
Spese trasp. |
4%-6% |
n. d. |
6% |
5%-6% |
6% |
(1994)
Warner-CGD |
Polygram |
EMI-Virgin |
BMG-Ricordi |
Sony-CBS | |
CD |
19000-21000 |
19000 |
19000 |
18000-20000 |
19000 |
Musicassetta |
12000-13000 |
11000 |
12000 |
11000-12000 |
n. d. |
Ticket TV |
3000 |
2000 |
3000 |
2000 |
3000 |
Spese trasp. |
6% |
6% |
6% |
6% |
6% |
(1995)
Warner-CGD |
Polygram |
EMI-Virgin |
BMG-Ricordi |
Sony-CBS | |
CD |
19000-22000 |
19000 |
19500-20000 |
19000-20000 |
n. d. |
Musicassetta |
12000-12500 |
12000 |
12000 |
12000-12500 |
n. d. |
Ticket TV |
2000-3000 |
3000-4000 |
3000 |
3000 |
n. d. |
Spese trasp. |
6% |
6% |
6% |
6% |
6% |
Fonte: Vendomusica "Rapporto sulla distribuzione in Italia dei Prodotti Fonografici", ottobre 1995.
6. Relativamente ai prezzi di vendita al dettaglio, un'inserzione pubblicitaria apparsa sul supplemento "Musica" del quotidiano La Repubblica del 2 ottobre 1996 indica che i gruppi EMI-Virgin, Warner-CGD, Sony-CBS, Polygram e BMG-Ricordi pongono in vendita al pubblico, dall'1 al 31 ottobre 1996, una selezione di titoli di particolare successo allo stesso prezzo, pari a CD: £ 29.900; mc: £ 19.900.
7. Al riguardo, il numero di settembre 1996 del mensile "Trade Home Entertainment" riporta un'intervista del presidente della FIMI nella quale si afferma che: "Le major coglieranno l'occasione [del Salone della Musica di Torino] per approntare un catalogo comprendente circa 150 titoli, una trentina per ogni casa discografica ... che saranno venduti per tutto il mese di ottobre sia nei negozi di dischi sia al Salone della Musica stesso a un prezzo speciale al pubblico".
III. Il mercato rilevante
a) Il mercato del prodotto
8. Sotto il profilo merceologico, il mercato rilevante per le fattispecie in oggetto è quello della produzione e vendita di supporti fonografici.
Su tale mercato sono presenti in Italia oltre 2000 case discografiche, delle quali circa 25 svolgono attività di produzione in modo continuativo, mentre le altre si occupano saltuariamente di produzione di dischi, come forma di diversificazione rispetto ad altre attività dell'indotto discografico (Fonte: Databank, Ricerche ad hoc, Prodotti Fonografici, febbraio 1996). Si tratta, infatti, di piccole etichette che nascono per iniziativa di grossisti, di negozi di dischi, di studi di registrazione o di produttori indipendenti e si specializzano in nicchie di mercato e in repertori consolidati (il liscio, i ballabili, i grandi successi del passato).
Le case discografiche che operano in modo continuativo comprendono le major, ovvero BMG-Ricordi, EMI-Virgin, Polygram, Warner-CGD e Sony-CBS, e le più significative aziende nazionali, fra cui possono essere individuate Nuova Fonit Cetra, RTI Music e Flying Records.
Le major producono per il mercato nazionale etichette e brani musicali esteri di proprietà, oltre che brani del repertorio italiano. L'attività delle case discografiche italiane, invece, è generalmente focalizzata sul repertorio nazionale e, in particolare, sulla produzione e commercializzazione di etichette minori, sia italiane che estere, alcune delle quali di proprietà.
Per la distribuzione dei prodotti fonografici le major si avvalgono di una propria rete di agenti, specializzati per area geografica e per repertorio musicale. Le imprese di minori dimensioni, in genere, si avvalgono della rete distributiva delle major. Sono inoltre presenti società di distribuzione indipendenti alle quali ricorrono molte case discografiche minori che tuttavia detengono una quota di mercato residuale.
9. Sulla base dei dati relativi al fatturato delle imprese discografiche, nel 1995, il valore stimato del mercato delle vendite di supporti fonografici in Italia è stato pari a circa 662 miliardi di lire (Fonte: Databank, op. cit.). Su tale mercato le major detengono una quota complessiva di circa il 90%, mentre la parte restante è detenuta dalle case discografiche nazionali.
b) Il mercato geografico
10. Sotto il profilo geografico, il mercato del prodotto individuato può essere considerato nazionale. Va osservato, al riguardo, che le major, pur appartenendo a gruppi multinazionali operanti a livello mondiale, hanno politiche di repertorio diversificate per paese, basate sul presupposto che le diverse realtà culturali di ciascuna nazione esprimono domande aventi natura e caratteristiche diverse (al riguardo, provvedimento Autorità n. 2147 del 15 luglio 1994, caso C1520 - BMG ARIOLA/G. RICORDI & C.).
Inoltre, la rete di vendita non è comune ai vari paesi europei. Infatti, i dettaglianti, comprese le "catene" operanti in più di un paese, acquistano - a volte per il tramite di distributori - dalle filiali nazionali delle compagnie.
Infine, le importazioni parallele per l'Italia sono stimate tra i 10 e i 30 miliardi, valore che rappresenta una parte trascurabile del totale delle vendite.
IV. Valutazioni
11. I dati riportati nella tabella 2 dimostrano l'esistenza di una variabilità assai limitata delle condizioni di vendita di musica registrata praticate dalle major. I prezzi di vendita all'ingrosso di CD e musicassette si presentano pressoché uniformi tra le major in tutti gli anni di osservazione, con scostamenti intorno al prezzo medio generalmente inferiori al 5%. Il contributo delle spese di trasporto è divenuto negli ultimi due anni pari al 6% per tutte le major.
L'imposizione di un sovrapprezzo per le campagne promozionali e di un contributo per le spese di trasporto, al di là del dato quantitativo, costituisce una condizione contrattuale applicata da tutte le major che non si riscontra nella prassi di altre case discografiche. Peraltro, secondo quanto affermato da Vendomusica, il contributo per spese di trasporto sarebbe dovuto dai rivenditori anche qualora questi decidessero di effettuare il trasporto con propri mezzi e dunque indipendentemente dalla effettiva prestazione del servizio.
12. In questo contesto la recente azione promozionale concertata tra le major appare inserirsi nell'ambito di un più ampio contesto di collaborazione e di scambio di informazioni volto a coordinare le rispettive strategie commerciali e di prezzo.
Pertanto, le uniformità rilevate nei prezzi di vendita agli esercizi commerciali e nelle altre condizioni contrattuali praticate dalle major, nonché la fissazione dei prezzi finali di vendita e la limitazione e la ripartizione dei titoli interessati alla campagna promozionale, potrebbero essere il frutto di accordi o pratiche concordate che configurano intese in violazione dell'articolo 2, comma 2, della legge n. 287/90.
13. Infine, considerato che tutte le major aderiscono alla FIMI e che tale federazione è nata proprio per iniziativa delle principali case discografiche, essa potrebbe costituire l'ambito nel quale vengono definite le presunte intese.
RITENUTO, pertanto, che la campagna realizzata nel mese di ottobre, consistente nella fissazione di un prezzo uniforme per la vendita al pubblico di alcuni titoli del catalogo delle major, ed in generale i prezzi di vendita agli esercizi commerciali e le altre condizioni contrattuali praticate nei confronti degli stessi, potrebbero essere il risultato di accordi o pratiche concordate aventi per oggetto o per effetto di restringere in maniera consistente la concorrenza sul mercato della vendita di supporti fonografici, configurando così una violazione dell'articolo 2, comma 2, della legge n. 287/90;
IL SEGRETARIO GENERALE | IL PRESIDENTE |
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