BUDDHA
Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi.
Come un bel fiore smagliante ma privo di profumo, altrettanto belle ma prive di frutto sono le parole di colui che non agisca conforme a loro.
Lo stolto che conosce la propria stoltezza è saggio almeno per questo: lo sciocco che si ritiene un saggio, egli veramente si chiama scemo.
Chi indossi l'abito giallo senza essersi purificato, senza avere acquisito il dominio di se stesso e senza perseguire il vero, costui è indegno di indossarlo.
Chi non ha ferite sulla mano può con quella mano toccare il veleno: il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste peccato per chi non lo compie.
E' necessario che l'uomo si avvicini sempre più al bene e si adoperi per preservare la propria mente dalla malvagità. La mente di colui che compie buone azioni di malavoglia, infatti, si diletta nel male.
E' preferibile non fare un'azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto e meglio farlo bene, perché non ci si pente.
Gli asceti che non nuociono ad alcuno, che controllano sempre il loro corpo, essi andranno al luogo eterno, dove non dovranno più soffrire.
Non rivolgerti con tono sferzante ad alcuno coloro ai quali ti rivolgerai in questo modo ti potrebbero rispondere nello stesso modo: le ingiurie sono dolorose; colpo su colpo, esse ricadranno sopra di te.
Riflessivo fra gli irriflessivi, ben desto tra coloro che dormono, l'uomo saggio procede al pari di un cavallo da corsa, staccando gli altri come fossero brocchi.
Rispetto all'esistenza di un uomo che viva cento anni senza prendere in considerazione la legge suprema, è preferibile un solo giorno di vita di colui che invece la rispetta.